È una Plaza de Toros trasformata in centro commerciale.
Sono felice per i tori risparmiati, un po' meno per il consumismo spendiespandi, che s'impossessa di tutto. La prossima piazzadimorte si potrebbe convertire in centro culturale, no?
È una mattina sveglie presto presto, quando tutto l'ostello dorme ancora, a goderci la città semivuota.
Ci sono solo amanti del fitness che corrono su per le scalinate di Montjuic.
Noi prendiamo le scale mobili, ascoltiamo di straforo una guida e scopriamo che le 4 colonne rappresentano le 4 righe della bandiera catalana e poi, ovviamente, giriamo a destra invece che a sinistra e ci perdiamo.
È l'entusiasmo da bimbetta sul teleferico, scendendo dal Castello di Montjuic.
Che dura troppo poco. Casperi. Per 7.50€ potresti durà pure un po' di più.
Che io so' tirchia, come i catalani, come i genovesi, come gli scozzesi.
Che altre nazionalità sono considerate taccagne al mondo?
È un'altra carramba che sorpresa, rincontro con Alexis, ex alunno mio, ex erasmus a Roma, e un pomeriggio a parlà romanaccio. Mai detti così tanti ahoooooo.
Andiamo al Tibidabo, altre viste, cielo cupo, nuvoloni che ci inseguono ma che, per il momento, ci risparmiano.
È plane-spotting, che Alexis lavora a Vueling e ci porta in questo posto segretissimo dove quasi quasi tocchiamo gli aerei con un dito e ogni atterraggio ci ipnotizza e ci fa sognare di essere (stati) altrove.
È cibo vegano di tutti i tipi, che non c'è neanche tempo di fotografare tutto per l'ansia di magnà.
Vegani in visita a Barcellona, eccovi qua tre posticini non male:
Gopal (niente foto, troppa fame) Carrer Còdols, 1
Molto rustico, fast-food da portare via, 100% vegano. Ci sono solo 3 tavolini e si riempie a dismisura.
(Aggiornamento al 2016: i tavolini non ci sono più, ma camminando giusto 5 minuti si arriva al porto e ci sono delle belle panchine). Hanno un sacco di tipi di burger, patate, crocchette, insalate, tortilla, torte, succhi, ghiaccioli, un po' di tutto. Sono molto hippy, molto attivisti. Provate la torta al cioccolato, buonissima!
The dog is hot http://www.thedogishot.com/t.index.html
Trovato per caso quando non lo cercavamo, non è un posto vegano, ma di tutti gli hot dog o quasi c'è la versione di tofu e si possono togliere/aggiungere ingredienti. La salsetta d'ananas è spettacolare, da tutto un nuovo sapere al tradizionale hot-dog.
Veggie Garden, Carrer del Àngels 3
Gestito da nepalesi che non parlano inglese a quanto pare, è snobbato dai turisti e pieno di gente del posto. Per 8.50€ ci si mangia il menu del día, 1º piatto, 2º piatto, acqua o vino, pane e dolce. Porzioni abbondanti, cucina tradizionale con tocchi esotici. Anche il locale è proprio carino. Consiglio come secondo il thali indiano! Yummie!
Usciamo rotolando.
È giochi d'acqua, luce e suoni che fanno alle fontane del Montjuic. 1000 volte meglio che i fuochi artificiali, che fanno morire di paura un sacco di animali. La zona gremita di persone, e noi che ci eravamo addirittura pettinate per uscire, causa umidità, vapori acquei e spruzzi torniamo in ostello coi capelli ReLeone io e carciofino Marghe.
Barcellona è anche tante altre cose, ore e ore a scarpinare, spalle bruciacchiate dal sole, un sacco di risate, momenti passati a osservare stili e abbigliamento (osceni) dei turisti di tutto il mondo, e graffiti, viuzze, negozietti indiani, pakistani, frutterie cinesi, gente di ogni dove, che corre, che cammina, che guarda, che ...
figo!!!
ReplyDeleteSì, tante cose belle!
DeleteHola! Ti seguo da un po'. Forse non ho mai commentato. Lo faccio ora per dirti che sono rientrata ieri notte da Barcellona. Eravamo lì negli stessi giorni, magari ci siamo sfiorate. Vuoto le valige e comincio a scrivere. Hol
ReplyDeleteTi immagini ritrovarci nelle foto dell'altra?
Deletewow :) bel giro!
ReplyDeleteFinito x ora ...
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