22.11.13

La giustizia che non c'è

Non parlo mai di mia sorella perché non abbiamo un rapporto stretto.
Non che io ne sia felice o lo abbia voluto, ma a volte le cose vanno così, e a un certo punto è praticamente impossibile tornare indietro, rimediare, cambiare rapporti fossilizzati.
Così lei non sa nulla della mia vita e io della sua so dei suoi cani e dei suoi gatti, che poi dedicandogli 365 giorni all'anno sono praticamente la fetta principale della sua vita, e quando a questi animali succede qualcosa, allora tutto il resto va in frantumi.

Ieri la (in)giustizia italiana ha deciso di giocare con la vita di una persona e dei suoi animali, ieri un magistrato ha stabilito che 4 anni potevano essere cancellati con un colpo di spugna, ieri dei carabinieri beffardi hanno goduto a mandare in scompiglio il sogno e le fatiche di mia sorella.

Non voglio scriverne di più io, non ne ho nessun diritto, sono stata nel suo canile poche volte, ho fatto qualche donazione, ma nulla più.
Però credo che storie come questa vadano diffuse, e che sia necessario riflettere su come accettiamo di vivere e cosa scegliamo di ignorare.

Vi lascio le sue parole, e vi prego di diffonderle.
Perché ora quei cani e quei gatti hanno bisogno di famiglie, di case, di sollievo, di dimenticare che in Italia sono considerati oggetti e possono essere restituiti a un'aguzzina che li farebbe morire di fame.

------- http://www.lunadiformaggio.com/la-giustizia-non-esiste-e-io-ho-perso-tutto/
E sarò ripetitiva e forse noiosa.
Ma un mal di testa che non mi lascia da stamattina, il digiuno forzato e soprattutto la tanta,tantissima rabbia, non mi permettono di essere lucida.
Ma devo scrivere.
Perché a gennaio di 4 anni fa mi è stata affidata la custodia giudiziaria di un canile a 60 km da casa mia.
Un canile che seguivo dal 2003.
Un canile sequestrato – per abusivismo, maltrattamento e detenzione incompatibile – ad una maledetta pazza a cui era stato sequestrato a livello amministrativo già tantissime altre volte in precedenza.
Una pazza che faceva mangiare i cani ogni tre giorni, che non li faceva mai uscire, che ne teneva 200 in un posto dove 20 erano già troppi perché altri 200 posti erano occupati dai topi.
Perché da quel giorno la mia vita è cambiata.
Ho perso due lavori e ho perso la serenità.
Perché da quel giorno, tutti i miei giorni sono stati con loro.
Cani e poi gatti.
Dal lunedì alla domenica.
A Natale, a Pasqua e Ferragosto.
Non un giorno di pausa, ferie..di non mi va o mi sento male.
MAI.
Però avevo vinto loro, i miei animali.
Quelli che avevo visto nascere e crescere in quel lager.
Quelli che con fatica, tantissima fatica, avevo cercato di recuperare fisicamente e psicologicamente.
Avevo vinto la loro rinascita, i loro progressi, la loro fiducia.
Avevo vinto ogni volta che uno di loro aveva trovato casa.
Avevo vinto perché di quei cento ne erano rimasti dieci.
Ma oggi ho perso tutto.
Oggi tutto questo finisce.
Perché stamattina alle 8, i carabinieri di Montelibretti, con uno strano senso di soddisfazione, mi hanno comunicato che IL MAGISTRATO INCARICATO HA DISPOSTO IL DISSEQUESTRO PER DECORRENZA DEI TERMINI E CHE LA STRUTTURA E I CANI VENGANO AFFIDATI NUOVAMENTE ALLA VECCHIA PROPRIETARIA.
E allora non mi tengo più.
Perché ho passato 4 anni di una vita infernale in un posto senza acqua potabile e servizi igienici.
Perché ho subito proposte oscene e avances dalle forze dell’ordine.
Perché ho subito lo stalking dell’unica famiglia che abita vicino al canile e che negli anni precedenti aveva avvelenato 30 cani.
Perché mi è stata affidata una struttura e SONO STATA LASCIATA DA SOLA.
Perché ero io e loro.
Perché all’inizio ho provato a chiedere aiuto..asl vigili forestale.
NESSUNO C’E’ MAI STATO.
Erano i miei soldi, la mia fatica, la mia voglia di farcela.
Era ed è stata una lotta persa in partenza.
Perché la vecchia, nonché attuale proprietaria è stata libera nel frattempo di aprire un’altra struttura abusiva, in un posto senza acqua ne’ luce.
Perché io l’ho denunciata nuovamente e niente è stato fatto.
E ora lei si riprende tutto.
E non me ne frega niente di quel posto schifoso che spero sparisca stanotte sommerso dalla piena.
Ma la rabbia e il dolore che sto provando per i miei animali non si può spiegare.
In un solo giorno ho dovuto portare via tutto e tutto per evitare che ritornassero nelle mani di quella maledetta pazza.
Perché i gatti e 12 cani sono al sicuro a casa di amiche.
Ma 5 cani li ho dovuti trasferire in una pensione a pagamento.
E i loro occhi terrorizzati al buio e sotto al diluvio non li dimenticherò mai.
E non mi perdonerò mai di avergli fatto questo.
Perché sono i più anziani e avrei dovuto e voluto tutelarli e tenerli con me fino alla fine dei loro giorni ma mi è stato impedito.
E ora, vi prego, di non sommergermi di domande.
NON C’E’ NIENTE DA FARE, QUESTA E’ LA GIUSTIZIA ITALIANA.
Ormai la situazione è questa.
Devo solo sbrigarmi a trovare una sistemazione definitiva a tutti loro perché non posso abusare della generosità delle mie amiche ma soprattutto non posso permettermi di pagare dei vitalizi.
IO RIVOGLIO CON ME I MIEI ANIMALI CON ME OGNI GIORNO!!
E quella pazza maledetta della signora FRANCOISE V.e quell’idiota di finta volontaria mitomane che ancora la aiuta, devono morire!!!!!!!!!!!!
Voglio ringraziare tutte le persone che oggi hanno ricevuto la mie telefonate disperate e che si sono subito attivate.. grazie Eleonora, Cristina, Tiziano, Alessandra, Silvia.
Grazie a Federica che è stata con me da stamattina.
Grazie a Simona che mi ha aiutato a trasferire tutti i mici e gran parte dei materiali.
Grazie a Barbara, Karim, Cinzia e Antiniska che non hanno esitato un attimo e ora ospitato 12 dei miei cani.
Grazie a Isabella e Mizzy che sono accorse in serata per accompagnare i miei cani in pensione.
E grazie soprattutto al mio autista perché io non lo so nemmeno chi ringraziare se non il destino che me l’ha fatto incontrare 4 anni fa.
Vorrei scrivere molto altro perché la storia non si può racchiudere in poche righe.
Mi scuso con quanti mi hanno chiamato oggi e a cui non ho risposto.
Domani sarò ancora in canile per portare via le ultime cose.
E poi non so che ne sarà di me.


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DIAMO VOCE A CHI NON PUO' PARLARE!!! FACCIAMO CONOSCERE A CHIUNQUE LA STORIA DI NINA E DEI SUOI CANI, L'INGIUSTIZIA SUBITA E LE CONSEGUENZE...NON DEVE ESSERE L'ENNESIMO CAPITOLO CHIUSO COME SE NULLA FOSSE.
FACCIAMO LA DIFFERENZA!!

STAFF LDF

17.11.13

È arrivato ...

Lo aspettavano tutti.

Ci si chiedeva ma dov'è I, com'è che non arriva I, si sarà perso I, forse Murcia non gli piace a I.

In realtà I è ritardatario, è sempre la stessa storia.
Non avvisa, poi si presenta, rimane per tre giorni, quando uno non è nemmeno preparato ad accoglierlo, quando uno non ha neppure una coperta in più, e poi quatto quatto se ne rivà e si ripresenta sua sorella E.
È un vizio di famiglia, e questo andirivieni scombussola tutti.

Che per carità, io preferisco E, andiamo più d'accordo.
E più allegra, le piace stare fuori, a bersi una birretta e guardare la gente che passa.

Però ecco, mi piacerebbe che quando I arriva ed E se ne va, venisse A di passaggio, chessò, due settimane. A mi piace, è un artista. Però si vede che a Murcia non trova proprio i materiali che gli servono, andiamo scarsi di colori da 'ste parti, così A ci snobba, lo vediamo solo in foto, che gira per altre città e Paesi, a fare bella mostra dei suoi gialli ed arancioni e rossi intensi. Mi manca A, in Slovenia eravamo proprio amici, anzi devo dire che ero un po' innamorata di lui, e come una stalker lo seguivo e lo fotografavo.

E così il balletto e viavai di I che viene ed E che se ne va, bisogna correre ai ripari e ...





Fase 1: Procedere al raccolto, perché il caro I(nverno) ha portato delle gelate che hanno stroncato la mia pianta di pomodorini cherry e non vorrei che mi ammazzasse anche i peperoncini, che ormai li metto da tutte le parti, perchè secondo me ogni esperimento culinario riuscito male si può risolvere con passata di pomodoro e 3-4 peperoncini e nun se butta gnente.

 
Fase 2: Darsi alle zuppe-minestre-buttiamo in pentola ndocojocojo.
Sono la mia specialità e adatte solo al mio stomaco di amianto di vegana livello 147alfa/k2/(89).
Apro il frigo, butto un occhio, arraffo, taglio veloce veloce, butto in pentolone e in 20 minuti il pranzo è pronto. Per non so quale ragione questi calderoni di accozzaglia di verdure piccanti al pomodoro fanno meraviglie per me. Mi sento come Popeye quando ingurgitava i suoi chili di spinaci.
Volete assaggiare?




Fase 3: recuperare dall'armadio la collezione inverno-senza riscaldamento in casa 2013-2014.
Il trionfo del sexy. Camicia da notte felpata sopra pantaloni del pigiama felpati, messi dentro ai calzini pelosoni. Manca la vestaglia, capo fondamentale del vestiario in terra ispanica (di cui ho già parlato qui http://nonsipuotornareindietro.blogspot.com.es/2012/07/sexy-no-grazie.html)



Fase 4: aumentare il grasso corporeo preparando dolci che riesco a mangiare solo io.
Credo che dovrei davvero donare il mio stomaco alla scienza. Questo dolce, che sembra davvero buono, profuma ed è soffice soffice, me lo sono mangiato tutto io da sola, perché la combinazione yogurt di soya al limone, banana maturata fino a diventare liquida, cocco grattuggiato, uvetta, semi di papavero e succo d'ananas (oltre alla farina e il lievito) non ha riscosso molto successo. Invece alla fine a me è piaciuto, forse perché se qualcosa di cucinato ha meno di 7 ingredienti il mio stomaco/tritatutto non è felice.

 
Fase 5: fare il pieno di vitamine. Questo è più che altro un consiglio per voi altri, che a me le vitamine escono dalle orecchie. Però ora ho un contatto diretto con un contadino che produce davvero tutto biologico, e questo primo ordine è stato gratis, per provare i prodotti del suo orto. `
Ne è venuto fuori un risotto di zucca (preparato dal ragazzo di Dolcevita, che io non le faccio queste cose), dei bei frullati di mela, una cena al cinema a base di riso e broccolo che ha impuzzolito tutta la sala, insalatone, sedano ovunque e la scoperta che l'aglio con la rucola sottolio non mi risulta indigesto.
 
Ecco, insomma, come sempre se magna, se beve e se dorme (poco).
E, come sempre, avrei bisogno di un altro fine settimana per fare tutto ciò che avevo pensato di fare questo fine settimana. Chi mi vende un po' di tempo in cambio della ricetta segreta delle zuppe ndocojocojo?
 

 
Indovina chi è vegano!

2.11.13

Magna Magna


Altra settimana densa di cose da fare e di eventi memorabili.
 
Tipo che Dolcevita è diventata davvero vegana, per osmosi e allora tocca festeggiare!
E io cerco di preparare una frittata senza uova, con la farina di ceci, e viene fuori una mezza schifezza ... ma cosa mai non si potrà risolvere e rendere mangiabile aggiungendoci un po' di passata di pomodoro, un po' di olive nere e spezie varie?
 
C'è anche del fantastico tonno vegano, che credo sia la veganità più schifosa provata finora ... a meno che non vi piaccia ficcarvi in un camino e mangiare cenere, perché il sapore era quello, di fumo, di inverno, di ciocco di legno che scoppietta, di brace.
E se fosse un odore sarebbe pure bello, ora che anche a Murcia pare che sia arrivato il fresco, ma come sapore lascia un po' a desiderare, e ora abbiamo scoperto come sarebbe sbaciucchiare uno spazzacamino.


Poi ci sono le mie armi di difesa contro le composizioni antigrammatica dei miei alunni.
 
Agli attrezzi McGyver si è aggiunto un coltellaccio coatto, e li tengo nell'armadietto al lavoro, insieme ai calzini di ricambio (perché una volta tanti anni fa si è allagata Murcia e io sono stata coi calzini bagnati tutto il giorno e mi sono ammalata), con le scorte di uvetta, il deodorante e lo spazzolino ... ed effettivamente ora che ci penso le mie classi, che solo un mese fa erano popolate da 20-25 alunni, ora si sono ridotte alla quindicina scarsa.
 
Semino terrore grammatico-fonetico.


Nonostante tutto eccomi qua, spledida splendente sul giornale, proprio un giorno che avevo i capelli stile Re Leone e li dovevo tenere su scompigliati con il mollettone. E una maglietta vecchiotta, e le scarpe che sembrano ciabatte, insomma, come sono tutti i giorni, e anche se me lo avessero detto prima non è che sarebbe cambiato molto. Invece il fotografo è arrivato all'improvviso, mandato dalla mia capa proprio nella mia classe, chissà perché, ed ecco i miei 5 minuti di fama.


E poi ieri, la Giornata Mondiale dei Vegani.
L'anno scorso per questo ponte ero in viaggio per il sud, ma quest'anno non c'è stato tempo di organizzare nulla purtroppo, ma almeno abbiamo festeggiato questa giornata speciale in compagnia.


Io e Dolcevita abbiamo cercato di farci una foto come tutte le ragazze dotate di tecnologia all'ultima moda, riflesse nello specchio del cesso. Si vede però che non siamo esperte, sembravamo contorsioniste vegane sotto lo sguardo esterrefatto della carnivorissima coinquilina numero 3, che invece è un'esperta di questo tipo di foto. Veganizzare lei sarebbe una mission impossible, stamattina sono stata letteralmente svegliata dalla puzza di salsicce fritte che si è pappata a colazione. Ma grazie a noi ha scoperto cosa sono i peperoni, i ceci e le lenticchie, dunque mai perdere le speranze.


Poi abbiamo pure deciso che è arrivato il momento di farci un tatuaggio con inchiostro vegano, io pensavo alla parola Vegan e Dolcevita voleva giusto una cosina semplice semplice per decorare il dito anulare. Che ne dite?


               (Mamma e madre di Margherita, sono disegnati con il pennarello, non vi fate venire un coccolone)
 
Infine, anche se non in ordine cronologico, questa settimana è stata segnata da due picnic al centro commerciale e due ritorni notturni dal cinema a piedi dopo aver visto film che in questo momento non ricordo.
Dolcevita ha scoperto il magico mondo degli hamburger vegani già pronti, con pane e salsette, da riscaldare al microonde.
E vi chiederete allora: ma il microonde dove lo trovate?
 
È semplice, nella sala de lactancia, cioè la stanzetta per le madri che allattano o che devono riscaldare cibo per il pargoli,  che è annessa a ogni bagno nel centro commerciale dove si trova il cinema. Quando si è vegani tocca ingegnarsi!  Lì ci intrufoliamo quatte quatte e ne usciamo con la cena pronta: burger e addirittura una specie di cous cous vegano, trovato in offerta serale all'altro centro commerciale. Il tutto accompagnato da buonissimi yogurt di cui abbiamo fatto una scorta che ci durerà fino a Natale. Apparecchiamo nella saletta relax del centro commerciale, e magna magna.
(Cara signora madre di Margherita, come vede sua figlia non patisce la fame, anzi!)
Per concludere cronologicamente, ieri per festeggiare la giornata veganamente, ci siamo riuniti con altri 8 vegani, per pranzare insieme al ristorante.

 
(Dolcevita dice che l'ultima foto sembrano due occhi, di cui uno strizzato ...)
 
Ecco, giusto l'altro giorno una ragazza mi ha invitato a partecipare a un'iniziativa sul suo blog su consigli per dimagrire, diete, robe light etc etc. Credo di non essere la persona giusta, dato che sta settimana pare che non abbiamo fatto altro che MAGNÀ!