22.1.15

Plastica NO # 3

Una mia collega mesi fa era arrivata un giorno al lavoro piena di bustine di plastica piene di frutos secos. Che gli spagnoli sono scoiattoli per la quantità di noci, nocciole, mandorle, anacardi, semi di girasole ecc. che mangiano.
Io pure ne mangio e mi scocciava profondamente andare a comprarli al supermercato, dato che sto cercando anche di evitare di comprare in grandi catene.

Avete presente quelle volte che si passa tutti i giorni davanti a un posto e non ci si rende conto che è lì? Beh, quei frutos secos che la mia collega aveva portato in ufficio venivano dal negozietto che è all'angolo della via dove lavoro.

Un negozietto piccolo, che oltre alla frutta secca vende pure biscotti e pane, legumi, olio, un po' di tutto insomma. In 8 anni che lavoro qui non ci ero mai andata, pur passandoci spesso davanti.

Poi ho visto il video di Lauren Singer, del suo esperimento antimondezza 


E a Natale ho ascoltato la mia (pro)zia novantenne che raccontava come, quando lei era bambina, andava coi suoi in un negozio dove compravano la pasta sfusa e poi suo padre, il mio bisnonno, scriveva su ogni busta di carta  - di quelle marroni - che tipo di pasta era. E mi sono chiesta: com'è che noi non compriamo quasi più niente sfuso?

Perché non è pratico, perché non abbiamo tempo, perché ormai i negozi che vendono articoli sfusi sono pochi, perché è più comodo andare in un solo supermercato e comprare tutto lì, comprese frutta e verdura plasticose che non sanno di niente.

E mi sono ricordata del negozietto dei frutos secos e ho deciso che ci sarei andata, a chiedere se era un problema per loro che io portassi i miei contenitori o buste di carta e me li facessi riempire.

Così ho portato al lavoro un barattolo di vetro e l'ho tenito sulla cattedra per un po' di giorni perché mi scordavo sempre. Ma poi un giorno all'uscita avevo pure un altro contenitore (di plastica, ok, ma usato e strausato) nello zaino e giusto 10 minuti liberi prima di un appuntamento. 

E sono entrata nel negozietto.
C'era fila, la signora al banco conosceva parecchie persone per nome, le ho detto del mio esperimento anti-confezioni/buste e le ho chiesto se mi poteva riempire contenitori che portavo io.

Ma certo - mi ha detto - magari fossero tutti come te.

Me ne sono tornata a casa con 200g di anacardi buonissimi.
Il giorno dopo ci sono ripassata con il contenitore di vetro a comprare un po' di nocciole.

Perché nel caos delle nostre vite credo che 5 minuti tolti al facebook o alla TV si possono sempre trovare, è solo questione di abitudine e organizzazione. Quindi d'ora in poi cercherò di organizzarmi.

Secondo me ne vale la pena!



14 comments:

  1. Brava! Anch'io lo faccio in un negozietto che vende tutto sfuso, ne approfitto soprattutto per semi vari e farine. È fantastico! La newyorkina di Trash is for tossers è un fenomeno, ma non riesco a trovare da nessuna parte le sue leggendarie Mason Jars qui.

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    1. Io sto usando i barattoli di vetro grandi delle olive! :-)

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  2. Che bello, è un'ottima idea! Menomale che la signora ti ha dato ragione. A me capita spesso di dire "Grazie, no, non mi dia il sacchetto metta nella mia borsa/nel mio carrello" e di trovare qualcuno che vuole a tutti i costi darmelo: pensano che lo fai per loro e vogliono essere generosi o_O

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    1. Io ho la fortuna di vivere in una città abbastanza piccola, quindi è tutto più facile. La signora il secondo giorno che ci sono andata mi ha subito riconosciuta, mi ha presentata alla figlia come quella del 'no alla plastica' e le è piaciuta molto l'idea dei contenitori di vetro. Chissà che non serva di ispirazione a qualche altro cliente.

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  3. Io e gli anacardi abbiamo una relazione morbosa.

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    1. Io non li avevo mai comprati, o forse una volta o due. Sono buonissimi, ma sono come le ciliegie (o i mirtilli!). Uno tira l'altro! Quindi sto calcolando il giusto apporto di frutta secca al giorno, tipo 2 anarcardi, 2 nocciole, 2 mandorle, 2 noci ... devo studiare bene e farmi delle tabelle, da brava vegana responsabile!

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  4. pensa la sofferenza di chi, come, me, vive in un paese in cui le verdone sono incartate singolarmente (melanzane) o in coppia (zucchine)

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    1. In Germania? Ma comeeee? No, dai, nelle frutterie e mercati noooooo!

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    2. nei mercati no e neanche dai turchi (turchi=fruttivendoli migliori in germania). Peró nei supermercati sí, purtroppo

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    3. Qua i migliori fruttivendoli sono indiani o pakistani, negli ultimi 3 anni hanno aperto un numero incredibile di frutterie! Io però vado da un fruttivendolo cinese e ormai si è abituato a sentirmi dire: Busta no. Ci sono alcune cose (lattughine, rape) che sono implasticate, quindi ora mi tocca trovare un posto dove comprarle 'splasticate'. Sicuramente al mercato. Al supermercato non ci vado più, boicotto!!! Per ora non mi manca!

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  5. Romanticamente preferirei anch'io i negozietti (anche per sostenerli) ma hanno i prezzi notevolmente più alti della grande distribuzione e ciò non favorisce l'acquisto. Belle foto!!

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    1. Non so, a volte preferisco pagare un po' di più ma ricevere qualità e trattamento migliori ... I negozietti piccoli wua non sono sciccherie come in certe città italiane che ti fanno pagare l'immagine!

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  6. Anche a me piacciono i negozi di roba sfusa, qui per fortuna vanno abbastanza di moda!

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    1. E ti fanno portare le tue buste o contenitori?

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