La lista dei miei buoni propositi globale la tengo in un post in bozza.
Mano mano che ne avvio uno ne scrivo.
Guardo la lista quasi tutti i giorni, ispirata da un altro post (questo) che ho letto sul blog di Cris, secondo una mia personale rivisitazione. Leggere i propositi ogni giorno fa sì che una Miss Memoria Vagante come me se li ricordi tipo mantra. E il 17 gennaio - che secondo le statistiche è il giorno in cui la gente comincia ad abbandonare le proprie buone intenzioni - io ho messo in atto la fase 1 del settore: Cultura.
Il buon proposito mettiamo in moto il neurone 2015 è di andare almeno 4 volte a teatro.
4 sono poche certo, l'ideale sarebbe andarci 1 volta al mese finanze permettendo, come facevo quando vivevo a Roma ed avevo l'abbonamento.
Però calcolando le vacanze, i mesi estivi in cui i teatri magari sono chiusi, il fatto che non tutti i mesi ci sarà qualcosa che mi piace, ecco, 4 allora mi è sembrato un numero giusto.
Così ieri sono andata con Marghe e Elisabet a vedere Casa di Bambola di Ibsen.
Lo avevo letto al liceo (e ora mi viene il dubbio che lo avessi già visto a teatro nella sua versione classica, dato che sia le mie varie prof. di lettere, che il prof. di inglese ci portavano spesso a vedere le rappresentazioni di ciò che studiavamo, che grandiosi prof. che ho avuto!) e ricordavo probabilmente la frase più famosa
Ma la
nostra casa non è mai stata altro che una stanza da gioco. Qui sono stata la tua
moglie-bambola, come ero stata la figlia-bambola di mio padre. E i bambini sono stati le
bambole mie.
Più che l'ovvia metafora dell'inno all'indipendenza mentale delle donne, io ci ho visto una triste situazione che ancora tutt'oggi sussiste.
La protagonista, nella sua fase bambolina capricciosa, marionetta del marito, mi ha ricordato tantissimo una ragazza che lavorava con me e che, come una bamboletta sempre felice e con gli occhi di vetro, si sforzava di dire sempre di sì, che bello, amore, tesoro, hai ragione, faccio finta di mangiare ma non tocco niente del piatto perché fosse mai che ingrasso e lui scappa con un'altra 10 anni più giovane.
Il tutto per avere un futuro marito ricco, con una buona posizione sociale, perché era ciò che i suoi genitori si aspettavano da lei. perché lei da sola non si sentiva completa.
Si vedeva che la sua vita era un continuo sforzo per mantenere vivo questo teatrino, e quando l'attore principale era venuto a mancare (perché effettivamente era scappato con un'altra, ma non 10 anni più giovane, bensì più indipendente) il suo mondo casa di bambola era andato in pezzi.
Ho smesso di uscirci dopo aver cercato di aiutarla, per finire ad ascoltare per 3 anni sempre lo stesso disco incantato di lui era, lui voleva, lui non voleva, lo amo, lo odio, senza di lui, con lui.
Forse invece avrei dovuto invitarla a teatro con noi.
C'era un tempo in cui avevo il cuore infranto e pensavo (ispirata mi pare da un libro di Marcela Serrano) di aprire una sorta di cooperativa-casa di riposo mentale per donne dipendenti dall'amore, per riprendersi dopo una rottura. La mia idea era metterle a fare attività fisiche di diversi livelli di fatica, tipo preparare marmellate o passata di pomodoro, zappare la terra, spaccare pietre. E canalizzare le energie e ricordi negativi in azioni costruttive e produttive.
Mi immagino già le etichette da appiccicare sui barattoli di marmellata.
Bella idea!! (Quella di scriverne quando ne avvii uno!)
ReplyDelete...e grazie della citazione! ^_^
Non conoscevo "Casa di bambola" e ora, che di certo non posso vederlo a teatro, mi è venuta una gran voglia di comprare il testo.
Sembra che porti un vento di femminismo prima che il Primo movimento femminista si attivasse. Ibsen è stato grande!
L'anno scorso ho fatto fatica a trovare idee di cose da scrivere, quest'anno invece ho un sacco di post in bozza in cantiere, parecchi propositi realizzabili, vedremo!
DeleteIo pensa che di Casa di Bambola ho l'edizione 100 pagine a Mille Lire. Su facebook c'è un gruppo di vendita e scambio libri di seconda mano, magari lo trovi anche là! :-)
che bel proposito!
ReplyDeleteAbbiamo già comprato i biglietti per febbraio! :-) Questo proposito lo compioooo!
DeleteIl tuo post mi ha ridato voglia di andare a teatro, anche se i prezzi svizzeri non sono proprio bassi!
ReplyDeletePer un'occasione speciale!
Delete