5.6.13

La barchetta in mezzo al mare ...

Oggi ho ricevuto un'altra mail preoccupata da parte di mia mamma.

Figlia mia, vabbè che sei diventata vegana. Vabbè che te ne sei andata a vivere all'estero. Vabbè che ormai sei zitella forever e non ti si accatta nessuno. Ma due righe sul blog le potresti pure scrivere, no?

Nuova generazione di madri tecnologiche. (che poi però per accendere skype e chiamarmi deve prima chiamare lei i pompieri. E di spegnerlo non se ne parla, dunque l'altro giorno dopo l'ultima skyppata l'ha lasciato acceso e io che ero in cucina a lessare le patate, cuocere i peperoni, mettere in ammollo le lenticchie ecc. sentivo urla e grida in italiano e credevo di avere un vicino che con la parabolica stesse guardando  Maria de Filippi).

Allora mi sono messa a pensare a qualcosa di divertente da raccontare a lei e a tutti voi.

Ché ultimamente la mia vita non la posso proprio definire divertente (e neppure vita), fra studenti copioni e maleducati (poi ci sono pure quelli bravi, ne parlerò quando avrò corretto gli esami, non vorrei dovermi rimangiare le mie parole), ricerca nuove coinquiline (anche questa a quanto pare andata a buon porto, quindi vi parlerò anche delle nuove in arrivo e le vecchie in partenza), lavoro lavoro lavoro e insomma, tempo libero pari a zero.

Di sera crollo sul letto e vorrei dormire sonni profondi, ma a volte non ci riesco per le zanzare, che insoddisfatte dal mio sangue vegano, continuano a girare a vuoto per la stanza e sembra di stare in un circuito di Formula 1. Altre volte non dormo perché evidentemente non in tutti i Paesi del mondo si insegna che non è necessario buttare giù le porte per aprirle e che le maniglie non sono nostre nemiche, e così ogni volta che qualcuno esce di stanza per andare in bagno pare un terremoto. 

Non mi era mai successo però di non dormire a causa dei vicini.

Io rimango a vivere qua, in questo appartamento, perché se dovessi fare un trasloco mi ci vorrebbero 3 TIR, ma anche perché i miei vicini sono fantasmi, non si vedono e non si sentono. 
So che c'è qualcuno che vive al piano di sopra, ma la sento solo raramente tacchettare in corridoio o farsi la doccia di sera tardi. La cucina è l'unica stanza che è a parete con la cucina di quelli di sinistra. Insomma, un paradiso, silenzioso e tranquillo, dove in primavera vengo svegliata dalle rondini che svolazzano impazzite ed acrobatiche fra i 5 edifici del comprensorio.

Però l'altra sera ero a letto che già dormivo e all'improvviso sono stata svegliata da una voce.
Una voce che raccontava i cavoli suoi, vita morte e miracoli degli ultimi 2 anni credo.
All'inizio ho cercato di riaddormentarmi, pensavo fosse qualcuno che parlava al telefono proprio sotto la mia finestra (aperta, perché fa già 30 gradi qui) in cortile. Poi ho cominciato a pensare che 'sto tipo doveva avere qualche promozione 1000 minuti parla tu perché 'sta telefonata non finiva più. Però poi mi sono resa conto che non faceva pause parlando! Oddio, ho pensato, un matto che parla da solo sotto le mie finestre. O un attore che sta facendo le prove. 

Così mi sono affacciata quatta quatta e ho visto 3 ragazzetti seduti sulle panchine del cortile. Ce ne sono circa una quindicina, qui e là per il cortile,  e questi si erano venuti a piazzare proprio sotto la mia finestra.
2 ragazzi stavano sbragati, distesi (dormivano?), l'altro in piedi a declamare come la sua tipa lo aveva lasciato, come stava per cominciare un nuovo lavoro, la crisi, le scarpe nuove, un ristorante, la cura contro i piedi puzzolenti ... 

All'inizio ho ascoltato.
Poi mi sono arrabbiata e ho pensato di tirargli una bella catinella d'acqua.
Ho cominciato a fare sh sh sh.
Dopo ho provato a fare rumore chiudendo la finestra e tossichiando.
Ho ambaradandado giù la serranda.

Niente.

Il tipo continuava imperterrito.

Mi devo comprare la macchina nuova ma non c'ho i soldi.
Al colloquio che mi chiederanno.
Lei mi ha lasciato perché dice che  puzzo.
Mio cugino va in vacanza in Brasile che dice che lì trovano tutti moglie.

E allora ho avuto l'idea geniale.
La versione originale dell'idea geniale non l'ho filmata, ma oggi per far fare 'ste due risate a mamma eccovi qua un video di cosa ho fatto. (in versione italiana).
Fatta e buttata dalla finestra.
Ho sentito due risate e poi silenzio.
La strategia della gentilezza creativa ha funzionato, provateci anche voi.
E tutto merito di mamma, che con ogni pezzo di carta (sopratutto delle caramelle) fa sempre una barchetta.


16 comments:

  1. Non è mica da tutti aver insegnato a fare le barchette!!!!E soprattutto essere citata per quello.....

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    1. Infatti ho fatto il video perché mica tutti le sanno fare!

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  2. Grande la mamma! Grandiosa idea...

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    1. Ha funzionato meglio della catinella d'acqua!

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  3. Davvero un'idea carinissima!!! (detto da una che fa le barchette pure con i coriandoli) :)

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    1. Io pure le faccio sempre, credevo si imparasse da piccoli a farle, invece no!

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  4. Ma che hai scritto sulla barchetta? Non ho visto bene!
    Io invece sono ancora in lutto per i gattini...che trauma!

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    1. C'era scritto che la storia della sua vita era molto interessante, ma che io volevo dormire ...

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  5. Mi riguarderò il video decine di volte e forse, dico forse, sarò in grado anch'io di fare una barchetta...

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    1. Quindi neanche tu hai imparato a farle da piccola?

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  6. Mi hai fatto morir dal ridere :)

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    1. Anche i vicini infatti si sono fatti una risata! Menomale

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  7. Bravaaaa! Stile e funzionalità!
    ;)

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    1. Ha davvero funzionato, non sono più tornati! :-)

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