1.3.13

Gente che va, gente che viene.

 E non mi riferisco a morto un papa se ne fa un altro o al ritorno del cavaliere.

Parlo della mia coinquilina francese, che arrivata da neppure un mese e mezzo e accolta con pranzo vegano, se n'è andata oggi, dandomi un preavviso di 4 giorni e facendomi passare una settimana piena di incubi.

A lei questa casa ha portato sfiga dall'inizio: cellulare rubato, influenza, pentole e pentole di pasta lasciate sul fuoco troppo a lungo, multa alla macchina portata via dal carro attrezzi e ammaccata, poca vita sociale, piedi con le vesciche, incomprensibilità del dialetto locale. Le sette piaghe d'Egitto di Murcia praticamente.
In camera le si è sfasciato l'armadio, e la tapparella della finestra si è bloccata. Teneva sempre il riscaldamento a palla, facendo saltare addirittura la corrente. Io poi non la vedevo praticamente mai, perché fra la sua reclusione e i miei orari non facevamo vita sociale insieme.
Quindi non posso dire che mi dispiaccia che se ne sia andata, non mi ha infastidita ma non ci ho scambiato più di 1 ora di parole.

Però ora ricomincia il dilemma di sempre: chi prendere? Come andrà? Che manie avrà la prossima persona? Laverà le lenzuola? Io ho tappezzato i muri di casa di regole, ma con il tempo che passa mi accorgo sempre di più che il concetto di ordine e pulizia varia moltiiiiiissimo a seconda dell'età e della cultura.

E allora mi chiedo: alla mia veneranda età, non sarà forse arrivato il momento di andare a vivere da sola? Però c'è qualcosa in questa casa che mi piace, forse il balcone verandato che da sul cortile, dove ho messo un vecchio divano e un tavolinetto sgangherato per l'aperitivo. O forse la mia stanza con il bagno con le piastrelle anni settanta, arancioni e bianche. I mobili sbilenchi, lasciati qui da generazioni di coinquilini, il vissuto di questa casa in cui sono entrata party-girl dal cuore spezzato e in cui mi sono trasformata in prof. vegana.

Poi non ce la faccio proprio a pensare a traslocare, ho una tonnellata di libri e appunti e robe di lezione, troppi vestiti che non riuscirei a consumarli nemmeno in 3 vite, e mi riprometto di dare via almeno un oggetto a settimana, sfoltire, sfollare, perché l'anno scorso con il contenuto di una sola valigia la mia vita era così semplice e il mio ritorno dalla Slovenia praticamente indolore, traslocamente parlando.

Quindi chiedo la vostra opinione, cari lettori:

- vado a vivere da sola?
- come sbologno tutta 'sta roba? Come faccio una cernita? Non mi va di buttare le cose al secchio e se lo avessi fatto 5 anni fa, quando pesavo come adesso, ora mi sarei dovuta ricomprare tutto il guardaroba, o andrei vestita come una rapper. Invece sfoggio i jeans dei miei 30 anni e anche dei miei 25 anni, perché il mio peso è ciclico.

L'eterno ritorno, gente che va, gente che viene. Ciccia che va, ciccia che viene.

E stasera l'altra coinquilina ha pure organizzato una cena, e poi dovrà (per suascelta) traslocare nella stanza della francese che non c'è più, e domani se ne va in viaggio, e io mi chiedo: acchiapperà tutta la sua roba e la lancerà da una stanza all'altra, saltando sopra i due metri quadri di parquet che proprio oggi sono stati levigati e lucidati (è da novembre che aspettavamo) e non possono essere calpestati fino a domani mattina?



21 comments:

  1. Io personalmente sono per la vita in solitaria...più che altro per le questioni fondamentali di pulizia e igiene che, come sottolinei giustamente, variano EORMEMENTE da persona a persona (e fra noi italiani e il resto del mondo, oserei aggiungere). Io le ultime coinquiline non le sopportavo più proprio a causa del cesso che lasciavano in cucina e in bagno.
    Ciò premesso, capisco BENISSIMO l'angoscia da trasloco (pure io se ci penso mi prende malissimo), ma d'altra parte può essere l'occasione per liberarsi di vecchie cose inutili o allestire un mercatino delle pulci...

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    1. Mercatino delle pulci ... In Spagna non so se funzionerebbe ... Un po' di mesi fa ho fatto un album di foto facebook con cose che volevo vendere, ma qui alla gente sembra un'idea strana!

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  2. non ti invidio per nulla! luglio scorso, 12 scatoloni e 3 valige grandi per traslocare UNA STANZA vissuta 3 anni! Non ti dico guarda...che stress assurdo! Reperire gli scatoloni (andavo a piedi fino al supermercato e tornavo col carrello pieno di cartoni che mi ero fatta mettere da parte) è stato il mio incubo.

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    1. Anche la mia è solo una stanza e grazie per avermi ricordato che devo cominciare a raccattare scatoloni ... Fortunatamente all'università ne abbiamo in abbondanza!

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  3. Bella domanda!
    Credo sia importante avere qualcuno a cui dire "buongiorno" e "buonanotte"... Certo, poi dipende da chi ti capita! ;)
    Piuttosto, in base a quali parametri scegli il coinquilino ideale?

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    1. Silenzio e riservatezza, niente feste in casa. Ordine e pulizia sarebbero pure fra i requisiti, ma come ho già detto questi concetti non sono uguali per tutti.

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  4. Mio marito ha fatto a vita da roommate per tanto.. poi si e' rotto e si e' preso n appartamento tutto suo. Parliamo di 22 anni fa. E mi ha deto che e' stata una scelta liberatoria! (lascia stare che poi ci siamo incontrati e si e' beccato me come roommate e tutta una serie di pargoli e bestiazze pelose...).

    Quindi il mio consiglio, basato sull'esperienza del marito, e': SOLA e' meglio!!

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    1. Chissà, forse da settembre ... Nel frattempo cerco di sfoltire le mie proprietà ...

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  5. Non lo so...i conquilini a volte si rivelano essere soggetti antropologicamente interessanti...

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    1. Sul mio altro blog ci avevo pure fatto un paio di post!

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  6. Anche io sono per l'andare a vivere da sola, piu' pulizia, piu' tranquillita'...magari e' un po' triste mangiare da soli...inviterai qualcuno!
    Per lo smaltimento vestiti e altro...li' la caritas non c'e'?

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    1. Io mangio sempre da sola, quello non è proprio il problema. La Caritas c'è e pure i contenitori per il reciclaggio vestiti, ma mi scoccia eliminarli quando so che prima o poi li userò ... Infatti io ormai non compro più nulla!

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  7. Sola, solissima: ordine, silenzio e pulizia (o anche casino mostruoso se ti va) a tua insindacabile scelta. La casa attuale e' troppo grande/costosa per buttare fuori tutti e tenerla solo per te? Eviterebbe la rogna del trasloco.

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    1. Purtroppo sì, troppo grande e troppo costosa per me sola :-(

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  8. Vivere da soli? Ma no! Meglio condividere.

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  9. Prima di decidere vedi che "eventuale" coinquilina riesci a recuperare. Se poi è un disastro, consiglio di cominciare la raccolta di scatole ai supermercati. E la ricerca, con calma, di una casa da single. Non c'è bisogno di buttare le cose se cominci già adesso a sistemare in scatoloni quelle "che di sicuro nei prossimi tre mesi non uso".
    E' il mio sistema pre trasloco intercontinentale... così, alla fine, mi sono abituata a vivere con quasi niente ;-)
    Tra l'altro con la casa da single decidi tu come gestire le spese di luce/acqua/gas. Che se questa teneva il riscaldamento a manetta...

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  10. posso inviare l'autocandidatura per venire a vivere da te?

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  11. arrivo trafelata tra bilioni di carte fogli giochi vestiti e roba di ogni tipo da esaminare soppesare e destinare (utilizzo,riparazione per utilizzo, regalo, caritas,spazzatura), che grazie alle bimbe procede alla velocita' di massimo 5 kg di oggetti esaminati al giorno e non so come faro'a finire tutto entro il 22.
    il mio consiglio e' che any doubt is no doubt, se ti e' venuto in mente di andare a vivere da sola senza coinquilini, vuol dire che quello e' il tuo istinto! E l'arredamento sganghecolorchic lo potrai ricreare senza fatica tra mercatini e un po' di do it yourself....

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