3.12.16

Ring of Brodgar - il cerchio di Brodgar

I do believe in an everyday sort of magic -- the inexplicable connectedness we sometimes experience with places, people, works of art and the like; the eerie appropriateness of moments of synchronicity; the whispered voice, the hidden presence, when we think we're alone.” - Charles de Lint

(Credo in una sorta di magia quotidiana-- l'inspiegabile connessione che a volte sentiamo con luoghi, persone, opere d'arte e simili; una misteriosa adeguatezza di momenti di sincronicità; una voce sussurrata, una presenza nascosta quando pensiamo di essere soli)















  
Scelgo casualmente questa citazione per descrivere il cerchio di pietre di Brodgar, poi per curiosità guardo su google chi è l'autore. Il primo titolo che mi viene fuori è The blue girl, e allora penso che c'è davvero una sorta di sincronicità o magia, e un altro libro da aggiungere alla mia lista.

Questo cerchio di pietre non sapevo neppure che ci fosse, lo scopro per caso una volta alle Orcadi. Lo potrei raggiungere facilmente il giorno che visito le Standing Stones of Stenness, è un miglio a piedi ma ci sono poche indicazioni e faccio marcia indietro.
Poi ne vedo delle foto sulle decine di volantini che ho preso all'arrivo e fortunatamente è incluso nel giro che fa il pullman che si prende per andare a Skara Brae.
  
Ed eccoci al cerchio, 104m di diametro, il terzo più grande del Regno Unito (quasi contemporaneo di Stonehenge), 27 pietroni ancora in piedi (dei 60 originari). Si tratta di un henge atipico, costruzione architettonica circolare delimitata da una struttura in terra di confine, che raramente include cerchi di pietre. Questo Ring è un'eccezione.

Circondato da colline e oggigiorno da Lochs  (in passato da paludi), il Cerchio era parte di un complesso neoliticomolto  più grande, che includeva il Ness of Brodgar, un sito  di 2.5 ettari, in cui sono ancora in corso scavi archeologici aperti al pubblico

A parte le informazioni di carattere storico-turistico, quando arriviamo il cielo si fa scuro, sembra che stia per scatenarsi una tempesta e casualmente leggo di una pietra caduta, colpita da un fulmine e spaccata proprio il giorno che nacque mia sorella (fulminata come lei). Non c'è riparo, solo silenzio di lampi in attesa.
Mi da l'impressione di essere in un centro di raccolta di fortissime energie, forse un tempo un luogo di raduno? Un gigantesco orologio o mappa di segreti indicatori celestiali? Un osservatorio lunare chissà?

Le teorie a proposito sono davvero tante (date un'occhiata qui), ma la più interessante secondo me è quella che vede le Standing Stone of Stenness come rappresentazione della vita, e il Ring of Brodgar come simbolo del passaggio ultimo, della morte. La processione fra queste due tappe mistiche indicherebbe un viaggio simbolico, il rispetto per gli avi, e la celebrazione delle tappe fondamentali dell'esistenza: il ringraziamento, la creazione di una famiglia, il sacrificio ed il lavoro, la comunità, la sacralità.


















Consigli di viaggio: noi non avevamo la macchina - e consiglierei caldamente di affittarne una per girare molto di più - quindi abbiamo preso un pullman della Stagecoach - disponibile solo d'estate. Sosta al cerchio una mezzora, sufficiente ovviamente, ma sarebbe molto più bello visitarlo quando non ci sono altri turisti. 
Cercate di incastrare la visita con gli orari di apertura del Ness of Brodgar (quando ci siamo state noi gli orari non erano però disponibili online, solo appesi sul cancello fuori dal sito archeologico)

2 comments:

  1. Accipicchia, che posto affascinante! Che belli questi tuoi giri ai confini della terra :-D

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    1. E vorrei andare ancora più a nord ... :-)

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