Ricevo varie richieste di couchsurfing (se non sapete ancora cos'è, date un'occhiata qui e diventatene membri). Sono anni, anzi un paio di decenni e più, che viaggio e spesso sono ospite di perfetti sconosciuti.
Sono stata salvata tante volte dal dormire sotto un ponte o rimanere bloccata in un aeroporto o stazione.
Sono stata accolta, rifocillata, portata dove dovevo andare.
Ho conosciuto persone di tutto il mondo, scoperto costumi e tradizioni differenti, visitato angoli di città dove non sarei mai andata se non mi ci avesse portato qualcuno del posto.
Io a mia volta ho raccattato persone in aeroporti, aiutato erasmus confusi, cercato di accogliere chi ho potuto, aperto casa mia quando mi è stato possibile.
Ora ho meno tempo, perché sono tante ore al lavoro, ma quando su couchsurfing mi è arrivata la richiesta di Iain
1) era per il fine settimana
2) ho visto che è scozzese! <3
3) aveva una foto in kilt
Da lì avevo già deciso che gli avrei detto di sì, ma mentre aspettavo la conferma della coinquilina (che volevo fosse anche lei d'accordo), ho cominciato a leggere più dettagliatamente il messaggio che mi aveva mandato e non ho avuto più dubbi.
Ricevo richieste di persone che vogliono venire a Murcia il fine settimana a fare festa, uscire di sera, tornare la mattina dopo. Non è il mio genere di vita e gli auguro di trovare un divano in casa di qualche altro giovane studente che voglia fargli scoprire il mondo notturno qua in Spagna.
Iain invece è in Spagna per una ragione diversa. Ve ne parlo brevemente, poi potete leggerne di più sulla sua pagina http://www.kiltedwalker.com/ e anche sulla sua pagina facebook https://www.facebook.com/kiltedwalker/?fref=ts
Non sapevo cose fosse l'atassia prima di conoscere lui. Ecco la definizione che c'è sulla sua pagina:
Ataxia. It's like Multiple Sclerosis ganged up with Parkinson's, and played a dirty trick on Cerebral Palsy
(insomma, una sorta di mix di sclerosi multipla, Parkinson e paralisi cerebrale)
Iain è in Spagna da fine agosto. È partito da Girona (Catalogna) e la sua intenzione era di fare a piedi fino a Gibilterra, 900 miglia in kilt, per far conoscere la sua malattia e raccogliere fondi.
Lungo la strada è stato ospitato da alcuni couchsurfer, ma ha anche dormito in spiagge o parchi.
In Spagna - più si va a sud ironicamente - non è facile trovare persone disposte ad ospitare, la gente è diffidente, forse anche per il fatto che non parlano bene inglese e tanti non sono mai usciti dalla loro regione.
Eppure solo poche decine di anni fa il mondo non andava certo così. Le porte erano aperte e l'ospite sacro, si condivideva il poco che si aveva e ci si sentiva a casa ovunque. Non c'era la paura di mi ruberanno il telefonino o il computer, no, io sconosciuti in casa mai, e se poi è un assassino?
Io ho voluto ospitarlo, ho insistito che venisse quando voleva, che non avrei mai permesso che riposasse di pomeriggio in un parco quando poteva benissimo farsi un pisolino qui. Ho cercato in primo luogo di fare quello che mia madre mi ha insegnato: cucinare tutto il possibile e riempirgli la pancia.
Lavargli i vestiti. Poi concedergli il giusto riposo. Infine godermi una bella cena e chiacchierata scozzese.
Avrei dovuto insistere che rimanesse di più. Un giorno in più per portarlo a lezione e condividere coi miei studenti questa esperienza. Però fra Murcia e Almeria la strada non è facilmente percorribile a piedi e Iain aveva deciso di prendere un pullman, per poi continuare il suo cammino da lì.
Purtroppo la sua marcia è stata interrotta la notte di Halloween da dei balordi, che hanno cercato di rubargli la borsetta che si porta davanti al kilt (in cui aveva solo pochi euro). Vedendolo in kilt avranno pensato che era uno spagnolo mascherato, una preda facile in una notte in cui tutti si ubriacano.
Fortunatamente - ironia della sorte - Iain cammina con un bastone a causa dell'atassia ed è pure parecchio alto, quindi è riuscito a difendersi ed allontanarsi. Si è però fatto male a una caviglia.
Ha cercato rifugio nella hall di un hotel (NH Almeria, soprannominato NO HEART - senza cuore) da cui è stato scacciato in malo modo. Caro manager dell'hotel, avresti potuto chiamare la polizia, chiamare un'ambulanza, ma no, certe persone non hanno riflessi, né pietà o empatia.
Quando ho letto cosa era successo sulla pagina facebook, Iain era già in aeroporto a Malaga - da cui il suo volo partirà solo il 24 novembre. Era il posto più sicuro e al riparo che gli era venuto in mente. Gli avrei detto di tornare a Murcia, ma sono un sacco di km di distanza.
Ho deciso allora che era mio dovere mettermi in moto per trovare una soluzione. Ci doveva pur essere qualcuno che avrebbe potuto ospitarlo almeno un paio di giorni, mentre si riprendeva. Dargli tempo di fare mente locale tranquillamente, per decidere il piano B.
Immaginatevi di essere stati (quasi) vittime di uno scippo, di essere stati malmenati in un Paese straniero, di non poter camminare, di non stare benissimo di salute ... non ce la facevo proprio a immaginarmi di lasciarlo lì, solo all'aeroporto di Malaga.
Selena, che conosco solo via blog e facebook da qualche anno, anche lei italiana residente in Spagna, ha accolto la mia richiesta di aiuto. È montata in macchina con suo figlio e si sono fatti 100km per andare a prendere Iain e portarselo a casa, in salvo. Questo favore, questa opera buona che lei ha fatto per Iain, è come se la avesse fatta per me doppia e le sono debitrice. E sono convinta che il karma poi ripaga.
È nostro dovere rendere il mondo un posto sicuro. È nostro dovere aiutare chi ne ha bisogno.
Sono valori che vanno diffusi, contrastando il cinismo, l'apatia, la negatività.
Iain - nonostante la sua malattia - sorride sempre. È pieno di vita, di racconti, di parole gentili.
A volte ci si scorda quanto siamo fortunati, siamo anestetizzati da notizie e disastri e diventano la normalità.
Come se il mondo dovesse per forza andare così.
Come se il nostro contributo non potesse cambiare le cose.
E invece possiamo. Con gesti semplici. Con gentilezze quotidiane. Con parole positive. Con un sorriso.
Note:
Il cammino di Iain si sarà pure interrotto per ora, ma la ricerca per trovare una cura all'atassia non si interrompe. Se volete contribuire, Iain voleva raccogliere 1000 sterline ed è arrivato a 825 prima di essere interrotto. https://www.ataxia.org.uk/fundraisers/the-global-walk-for-ataxia
Thank you, for this wonderful article, but more importantly for the amazing support you, personally, have arranged Che.
ReplyDeleteAnd please accept my apologies for writing this message in English. But the message is so important, that I want to make sure that I properly explain how unbelievably grateful I am for your help.
And it's all good news now :)
Your wonderful friend, Selena, is looking after me well - just as if I was at home.
And the swelling on my ankle has started to subside. So nothing is broken, and there should be no lasting damage.
So my experience is actually a positive one!
Yes, there are some horrible wee shits in this world. But there are a *lot* more "good" people, like yourself, who are only too happy to help a fellow human being in their moment of need.
So, if anything, my memory of this experience will be good. It has just reaffirmed that most people are essentially "good". And, in my moment of need, I can rely on my fellow human beings to treat me well.
Thank you for being you Che. The world is a much better place for having you in it :)
Iain
Don't worry about writing the message in English - sorry for writing about you in Italian, but that's the language most of my readers speak. You can't even imagine how much this 'experience' has helped me to see things from a different perspective and always try to look at the bright side of life. So, thank YOU for sharing you journey with me/us!
DeleteMi sono commossa (e anche parecchio arrabbiata) leggendo questa storia, poi ho letto il suo commento qui sopra e... che dire, mi consolo pensando che ci sono persone bellissime come voi. Voglio dare il mio contributo, ora vado a vedere come posso fare.
ReplyDeleteIo l'ho sentito proprio come mio dovere cercare una soluzione, e menomale che Selena ha sentito lo stesso 'richiamo'.
DeleteE' una storia bella e brutta allo stesso tempo per vari motivi ma sono contenta che Iain stia bene. Ha davvero ragione quando dice che al mondo ci sono persone spregevoli a dir poco ma, per fortuna, non sono tutti cosi'. Basta poco per riacquistare fiducia nell'umanita', che si perder facilmente con cose come "la cultura del sospetto" di cui parli nel tuo post che si e' radicata negli ultimi anni.
ReplyDeleteIo ho conosciuto tanti sconosciuti (tra cui voi conosciute su facebook/blog) che sono sempre stati così gentili con me, che penso che sia mio dovere ripagare tutto il bene ricevuto. Perché in fondo che il mondo sia un posto migliore dipende dalla somma delle nostre azioni quotidiane ...
DeleteGrazie x il contributo alla causa di Iain! ;-)
Ma che storia bellissima! Grazie di avercela raccontata, e forza Iain!
ReplyDeleteGuarda, io ho contribuito 'poco', è Selena che è stata proprio la sua ancora di salvezza nel momento del bisogno!
Delete