8.12.13

L'Arancia meccanica

Glasgow la conosco come le mie tasche.

Perché quando ci vivevo la sterlina valeva 3000 lire e allora io per risparmiare andavo sempre a piedi, alla ricerca di offerte 'reduced to clear' dei supermercati, che a una certa ora i vari SainsburyTescoAsda vogliono sbolognare pane, dolci, panini, insalate e bustine di mini chicchi d'uva o mele nane affettate e allora ci appiccicano un adesivo giallo e un prezzo ridicolamente basso ed è la gara fra studenti poveracci e non solo, a vedere chi arrafferà la zuppa di carota e coriandolo (mi giro due secondi ed è scomparsa) o il panino uovo ed erbette (ne andavo ghiotta, ma ora non sono 'suitable for vegans).

A Glasgow ci torno, anche se - e proprio perché - la conosco come le mie tasche, quando ho bisogno di riposo, di non fare la turista, di gironzolare senza perdermi, di freddo in inverno - perché a Murcia in classe mi tocca accendere ancora l'aria condizionata in classe - e perché è la casa del mio cuore.

Ci torno dopo settimane in cui la mia vita è casa lezione casa e zero blog e ho bisogno di ricordare che c'è altro oltre alla me-prof terrore fonetico degli alunni spagnoli, che pronunciano hustle e asshole allo stesso modo.

A Glasgow - e in Scozia in generale - 2 giorni fa il vento si portava via la gente e addirittura i camion, ma ieri quando il mio aereo è atterrato senza neppure i soliti Ryanbalzelli c'erano le nuvole, ma neppure la pioggia e la mia giaccobesa l'avrei potuta pure portare senza ripieno.

E dato che Glasgow la conosco, da brava non turista corro subito al supermercato a fare incetta di flapjacks che in Spagna non li posso più ordinare e me li sogno di notte e di giorno e mi godo le luci natalizie e frasi rubate di accento tutte rrrrrr.

Poi è sera di vegan-incontri (che però meritano un post a parte) e per una volta faccio un'eccezione alla regola di 'a piedi sempre e comunque' che conoscono bene quelli che mi sono trascinata dietro in questa città, facendoli scarpinare con la scusa di è vicino, alla fine di questa (interminabile) strada (che tu non lo sai ma continua dritta fino a quando Glasgow non è più città, ma zona di guerra e coltelli).

E quest'eccezione la faccio perché sono curiosa di prendere la metro, che a Glasgow è una sola linea, circolare, e la avranno fatta magari per gli ubriaconi, che dove la prendi la prendi non ti sbagli, e prima o poi arriverai comunque alla tua fermata.

E io pure mi sono bevuta una pinta e allora penso sia quello che me lo fa sembrare così piccolo 'sto trenino, ma no, è proprio così, se sei alto non c'entri, e se soffri di claustrofobia evitala.

Perché l'Arancia Meccanica, come la chiamano http://en.wikipedia.org/wiki/Glasgow_Subway , pare piuttosto un salottino/sala di attesa di un medico di famiglia in un paesino, si sta tutti seduti vicini vicini sulle panche vellutate, e gli ubriaconi del dopocena superano la proverbiale timidezza e diventano amici per la pelle in 3 fermate.

E c'è pure quella che trova sul suo sedile una confezione di un test di gravidanza, decide di annunciare scherzosamente che è incinta, e giù gente a farle foto e a mandarle baci.

Perché i Glaswegian sono così, sono i mediterranei del nord, e si vede che fremono per parlare, darti un consiglio, farsi una risata, dirti cheers, all right mate, nye bother. E io mi innamoro di tutti, dei panzoni, degli spilungoni, di quelli in maniche corte a 3 gradi, di quelli coi tatuaggioni e il collo che nemmanco Conan il barbaro, e come sempre mi scordo che di solito vivo altrove e che un altrove esiste.







8 comments:

  1. SPLENDIDA....

    Poi, oh, io da Tesco ci vivrei... anche se son vegetariana e nel pane ci hanno trovato i topolini :)

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    1. I topolini? Io li ho avuti in casa lo scorso anno 'grazie' a una coinquilina lurida!

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  2. Che post!!! Quando scrivi così d'un fiato, è come se ci portassi dentro a quello che vivi. Wow.

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    1. :-) a Glasgow poi tutti dovrebbero venirci!

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  3. Bella sempre la nostra Glasgow. Anche se passano gli anni l'amore resta!

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  4. Bellissima Glasgow... e il tuo post invoglia così tanto ad esserci (o tornarci) che vorrei prendere il primo aereo diretto in Scozia!

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