6.1.13

Ecco arrivano i re Magi, sono 1, 2, 3

Non so se da piccoli voi cantavate la canzone dei Re Magi, io andavo dalle suore e quindi ho imparato questa qua.
I Re Magi in Italia secondo me non stanno molto simpatici ai bambini. Non vengono messi nel presepe (perlomeno a casa mia si faceva così) fino al 6 gennaio, e il loro arrivo coincide con la fine delle feste, l'ultimo giorno di vacanza e il ritorno a scuola.
Poi portano cose che ai bambini non interessano proprio, oro, incenso, bmirra, roba da grandi insomma, che io mi chiedevo, ma a Gesù Bambino non sarebbe stato meglio portare una copertina, o un pacco di pannolini o magari degli omogeneizzati?

Insomma Gasparre, Melchiorre e Baldassarre da noi non se li fila nessuno, perché il 6 arriva pure la Befana, a riempire le calze di dolci per i buoni e di carbone per i cattivi, giusto per farsi un'ultima mangiata prima della fine delle feste.

Ieri però mi sono sentita un mix fra Befana e Re Magi, con la mia valigia da 22.8kg (Iberia ne permette 23) piena di cibo fondamentalmente (pasta, salsette al pesto piccante, altra pasta, dolcetti, cose per cucinare - tutto vegano ovviamente), con il mio aspetto un po' sgarrupato-befanoso e con lo stress di chi deve correre da una parte all'altra e spera di arrivare.

Sono partita da casa a Roma alle 10 di mattina, arrivata a Fiumicino dove si annunciava un miniritardo di 15 minuti (ma che siamo fessi? 15 minuti significano minimo un'ora). Attesa nervosa perché temevo di perdere la coincidenza a Madrid, e se anche l'avessi presa la mia valigia probabilmente non ce l'avrebbe fatta ad essere trasferita in tempo.
Volo allietato da bimbi di fronte che saltano sui sedili, gridano, lanciano pennarelli, fanno le piroette, io dormicchio, ma i miei vicini argentini sbuffano, esto es increible, qué maleducados, ffffff, e infine miracolosamente il ritardo che era di un'ora si riduce a mezzora e scendo da un aereo per salire sul successivo. Che ci mette solo 50 minuti ad arrivare ad Alicante, e la mia valigia è la prima ad uscire, ma nonostante tutto perdo il pullman per Murcia per un soffio e mi tocca stare ad aspettare per due ore.
E la folla aumenta, e si innervosisce, perché lo sappiamo tutti che non c'entreremo sul pullman in 80. Io quatta quatta vedo il rivenditore di biglietti da lontano, e con gli spicci preparati ne riesco a comprare uno e mi metto l'anima in pace, gli altri chissà come ci sono arrivati a Murcia, forse si sono fatti portare sui cammelli dei Re Magi.

Perché non so se sapete che in Spagna i regali non li porta Babbo Natale (anche se ultimamente sta diventando di moda), ma li portano Los Reyes Magos, che significa i Re Maghi, mica Magi, perché qua fanno le magie e il 5 notte passano per la Spagna prima di andarsene verso Betlemme.
Che pure il Papa lo ha detto che i Re Magi erano spagnoli, andalusi per la precisione.

Ecco, questo tradizione diversa può creare qualche problemino se si è appena arrivati in Spagna, si ha un fidanzato spagnolo, e il 25 gli si da un bel regalino in trepidante attesa di riceverne uno in cambio. Che non arriva. Perché qui i regali non si danno il 25, ma nessuno te lo spiega. E così tu ti incavoli, e pensi ma guarda un po' tu questo che tirchio, e quando il 6 gennaio ti porta il suo regalo, lo assali come una belva, ti ci sono volute 2 settimane, per sentirti in colpa che non mi avevi comprato niente, e lui ti guarda e non capisce, come non aveva capito perché ti fossi ostinata a volergli fare un regalo il 25 dicembre.

Qua il 5 gennaio pomeriggio i Reyes Magos vanno in processione, la Cabalgata, anche se non sempre vanno a cavallo, anzi io li ho visti sui cammelli, sui carri e addirittura anni fa li hanno fatti girare su un elefante.
E come tutte le processioni e sfilate cittadine, vengono chiuse le strade principali della città, vengono messi palchetti e sedie, e la gente se vuole sedersi deve pagare il biglietto. Sennò stai in piedi e vedi qualcosa del genere:



A Murcia durante la cabalgata dai carri vengono tirati regalini e caramelle, e sono i genitori più che i bambini a fare a botte per ottenere la centesima caramella e il ventesimo pallone.

Io ieri i Re Magi me li sono persi, perché sono arrivata a Murcia che erano già le 8.30 e ho dovuto fare il giro di peppe per arrivare a casa.
La maggior parte degli spagnoli hanno il loro Re preferito, di solito è Baldassarre (il Re di colore, alla faccia della razzismo che poi alcuni sviluppano da grandi) o Melchiorre. Gaspare non se lo fila nessuno. Così i bambini scrivono la lettera al loro Re preferito, e i più furbi, che da grandi diventeranno politici, scrivono a tutti e tre, e sicuramente pure a Babbo Natale, alla Befana e a qualche altro magico distributore di regali natalizi.

Un'altra caratteristica pericolosa del Natale spagnolo - per stranieri - è il Roscon de Reyes.
Mentre in Italia c'è il panettone e il pandoro, e nel Regno Unito le mince pie e il Christmas Pudding (tutte cose che quest'anno non ho mangiato perché non ne ho trovata la versione vegana), in Spagna c'è la ciambella dei Re.

Il Roscon (guardate qui) è un ciambellone, ripieno di crema o cioccolato o panna nelle versioni più costose, e decorato con grossi pezzi di frutta candita. La pericolosità di questo dolce, oltre a quella evidente dell'overdose di zuccheri e colesterolo galoppante, è dovuta alla presenza di piccoli pupazzetti e sopresine di ceramica al suo interno. Chi troverà el haba - la fava - dovrà pagare il Roscon dice la tradizione, chi invece trova un pupazzetto sarà Re per un giorno, incoronato con una corona di carta contenuta nella confezione del Roscon. Il rischio per uno straniero è addentare il Roscon senza conoscere questi dettagli e spaccarsi un dente o strozzarsi. Perché gli spagnoli, pensando che il loro Roscon sia internazionale, non ti avvertono e poi se la ridono.

Quello a cui, dopo 14 anni in Spagna, ancora non mi abituo, è il fatto che gli spagnoli giovani escano de fiesta il 24 dicembre sera e anche il 5 gennaio sera. Il 24, il 31 e il 5 sono notti alcoliche, e io non so come la gente sopravviva da queste parti durante il periodo natalizio. Povero fegato. Infatti chi compra un biglietto per qualche locale e discoteca per il 31 dicembre, di solito riceve nel prezzo anche l'ingresso alla stessa discoteca per andare a mangiare il Roscon e ubriacarsi alla salute dei Re Magi il 5 gennaio sera/notte.

In Italia non mi pare la Befana inciti all'alcolizzazione libera per concludere le feste.
Ma lo sapete che nella versione "cristianizzata", si racconta che i Re Magi, diretti a Betlemme, non riuscendo a trovare la strada, chiesero informazioni ad una signora anziana. Malgrado le loro insistenze, affinché li seguisse per far visita al piccolo, la donna non uscì di casa per accompagnarli. In seguito, pentitasi di non essere andata con loro, dopo aver preparato un cesto di dolci, uscì di casa e si mise a cercarli, senza riuscirci. Così si fermò ad ogni casa che trovava lungo il cammino, donando dolciumi ai bambini che incontrava, nella speranza che uno di essi fosse il piccolo Gesù. Da allora girerebbe per il mondo, facendo regali a tutti i bambini, per farsi perdonare. (vedi http://it.wikipedia.org/wiki/Befana).

E con questo concludo questo post culturale comparativo.
Io non ho mangiato il Roscon perché sono arrivata troppo tardi per cercarne una versione vegana e il mio ristorante vegano di fiducia ha chiuso definitivamente (apriranno una nuova attività a marzo, speriamo bene).
I Re Magi non li ho visti e neppure la Befana, ma il mio pomeriggio è già allietato da bimbi urlanti che giocano in piena iperattività dovuta ad overdose di caramelle nel cortile del complesso dove vivo con le bicipistolemonopattinipalloni che hanno ricevuto ieri.

Il sole splende, fa circa 20 gradi, sono di nuovo in Spagna e anche domani è festa, perché oggi è festa ed è domenica e allora spostiamola a domani, che nessuno ha voglia di tornare al lavoro.


9 comments:

  1. Mi sono goduta la sfilata dei Magi (mori) a Sivilia e ho anche mangiato i Roscones, con uno a momenti mi rompevo un dente, perchè ho beccato la sorpresa, che ancora conservo.

    Ti invierò presto le ricette vegane spoletine.
    E poi...tra pochi giorni arriva l'assistente Comenius!

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    1. Io pure credo di avere ancora il pastorello spezzadenti del Roscon!

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  2. madonna. Rieduchescional channel!!! :D

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  3. I re magi da noi, in Veneto, venivano messi nel presepio il 24 dicembre. Ma lontani dalla grotta. Giorno per giorno si avvicinavano, fino all'Epifania, la prima Epifania (manifestazione della divinità del Cristo) è appunto data dall'adorazione dei magi...
    A me non risulta che fossero spagnoli, anche perché nell'anno 0, la Spagna non esisteva... erano magi=astrologi che, secondo S, Matteo, giunsero da oriente (non mi risulta che la Spagna sia ad oriente della Palestina), perché avevano letto nelle stelle la venuta del Cristo.
    Probabilmente erano persiani.
    Così, per la cronaca.
    Gli spagnoli sono TROPPO spagnolocentrici!

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    1. In realtà non sono stati gli spagnoli a dirlo, ma Benedetto XVI nel suo ultimo libro!

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  4. tutta sta solfa sui remagi quando la vera notizia e
    che ti sei innamorata dello straniero locale, proprio come le tue studentesse quando vanno in erasmus in italia :-)

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    1. Mi innamorai ... Passato remotissimoooo ... La storia che racconto si riferisce al mio primo ed unico natale in Spagna nel lontano 2000!

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  5. Sti papi revisionisti! ;-)

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