3.10.16

A casa di nonna Papera

Non so quanti anni fa ho conosciuto nonna Papera.
Una nonna Papera tecnologica però, perché ci siamo incontrate online, blog di qua, blog di là.
Il minimo comune denominatore era che lei cercava info sulla mia amata Scozia (anche se all'epoca viveva o stava per vivere nella sua amata Australia) e che pure lei è de Romaaaaa.

Gira che ti rigira la povera nonna Papera finisce in Scozia ad AbMerdeen a studiare e allora durante questo viaggio, che noi si va su su su alle Orkey, si decide di ricalare giù prendendo un traghetto notturno e approdando proprio ad Aberdeen. Che in fondo non ci sono mai stata e voglio vedere coi miei occhi se è davvero così brutta! Nonna Papera appena trasferitasi nella sua nuova casa ad agosto 2015 ci aveva detto gioiosa che ha due bei divani per couchsurfer come noi. E noi la prendiamo in parola. Se ne pentirà?

Ed eccoci ad agosto 2016, alle 7 di mattina giù dal traghetto in cui nonostante la notte buia e tempestosa abbiamo dormito benissimo, pronte a conoscere nonna Papera e suo marito (ebbene sì, Nonna Papera è sposata, guardate qui e qui, io non lo avevo mai visto 'sto marito, forse era scappato con l'amante russa).

Il resoconto viaggereccio di ciò che abbiamo fatto a Aberdeen e dintorni (compresa la caccia a uomini in gonnella) finirà in altri post, questo invece è un post riservato solo a loro due, Serena e Alessio, e alla mia restaurata fiducia nei blog incontri dopo esperienze diciamo non proprio positive.

Stavolta nel mio cervello non c'era quella vocina che diceva: ma che cavolo stai a fà?? Te stai a sbajà!!!
No, stavolta c'erano i messaggi vocali della nostra cara nonna Papera che ci annunciava che aveva riempito il frigo all'inverosimile di roba vegana, e aveva capito appieno l'essenza di noi viaggiatrici locuste.

Ed è stato proprio così, un banchetto continuo di prelibatezze, bottone dei pantaloni slacciato perennemente, un sacco di risate a scartabellare libri di sessuologia di studi passati, caffè fatti con l'acqua frizzante, presunte amanti russe che si manifestano quando noi donne siamo assenti.
E poi corse sotto la pioggia all'Asda a comprare dei reggiseni che infine sono come li voglio io, mangiare gelati vegani seduti al supermercato mentre tutti ci guardano, cercare di sbolognare banconote da 100 pound con commessi che pensano di sicuro che siamo mafiosi, temere che la mia maglia e i miei jeans all'ultimo stadio di vestibilità vengano gettati da Serena coalizzatasi con mia madre.



È un po' come essere di nuovo al liceo. 
È casa lontano da casa, è cultura condivisa, è la bellezza di qualcuno che si prende cura di te.
È quella scintilla che scocca quando, pur non ricercando gli altri italiani all'estero, ne trovi alcuni che ti fanno sentire quella strana nostalgia canaglia per un Paese (o forse per un'idea di casa) in cui non vivi da tantissimo tempo.

Nostalgia di momenti legati alla beata giovinezza, quando uno ancora non aveva avuto a che fare con i problemi burocratici, le tasse, le lotte per trovare lavoro, le bassezza e bruttezza di certa gente.

Ritorniamo ragazzini, che parlano di cartoni animati, di canzoni, di cose buone da mangiare.
Ritorniamo ragazzini che hanno sempre fame, che fanno i gridolini al supermercato per aver trovato il caffè all'arancia o un intero bancone di veggieburger.


E allora grazie Serena e Alessio, we love you!
E in Australia mi raccomando, una casa con due bei divani comodi, che arriviamo a svuotarvi il frigo!

4 comments:

  1. Vero, i blog incontri sono sempre sorprese. Nel mio caso, per fortuna, tutte belle :)

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    1. Io tutti meno 1, ma ero stata proprio scema io in quel caso ... I saw it coming!

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  2. Ma lei è simpaticissima! Non avevo dubbi che sarebbe stato un bell'incontro.

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    1. Sia Serena che Alessio, love love love <3<3<3

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