7.4.16

Curiosità di viaggio # 2

Per continuare con il post precedente (lo trovate qui) eccovi un'altra carrellata di curiosità e stranezze incontrate durante il mio ultimo viaggio fra Copenhagen, Malmo e Madrid.

Copenhagen è la città dove più bici ho visto in assoluto nella mia vita. Ce ne erano tante anche a Lubiana, tante a Amsterdam, però a Copenhagen mi sembra che ce ne siano anche di più. Bici grandi e piccole, sgrarrupate e modernissime, con carrellino davanti, dietro, di tutte le forme e colori. 
E così su uno dei ponti principali della città, eccoti il contaciclisti. 
Quanti ne passano quel giorno, quanti in un anno. 
Un sacco di biciclettari, no? Sarà per questo che sono tutti belli in forma?


Erano secoli che non entravo in una catena di burger e fast food, ma Max offre opzioni vegane ed ero curiosa di provarle. La tipa al bancone superentusiasta (perché anche lei veggie) con il suo perfettissimo inglese ci ha spiegato i livelli di piccantezza e sapore delle 4 scelte possibili.
Erano secoli pure che non provavo quella sensazione di fame che non si sazia che il fast food da a alcuni, quella voglia atavica di più sale, più grassi.
Però la curiosità in questo caso (poi chissà, magari esiste pure in Italia o Spagna, confermate?) sono questa specie di check-in aeroportuali, dove ti selezioni il pranzo da solo e poi ti chiamano, con un numero, come alle poste ... o dal dottore!


Questo segnale mi ha fatto ridere, c'è il vietato fumare, vietato cani, vietato questo e quest'altro, ma un vietato correre non lo avevo mai visto. Oltre a una marea di biciclettari, a Copenhagen sono molto ginnici e quindi ci sono tanti corridori. Ecco, però ai Giardini Botanici non si può, andatevene a
 correre altrove.



L'albero dei ciucci. Qualcuno ne conosce la spiegazione? Era in un parco parecchio fuori mano, non c'era praticamente nessuno a cui chiedere. C'erano ciucci appesi su tutti i rami e anche dei bigliettini. Sarà qualcosa di bello o qualcosa di brutto? Ciucci appesi per grazia ricevuta/gravidanza o per bimbi diventati angioletti?

Aggiornamento: scopro dai commenti che l'albero dei ciucci (Suttetræ)  è un'usanza danese, che corrisponde con l'ingresso dei bimbi all'asilo (a 3 anni), momento in cui i bambini abbandonano il ciuccio. Igenitori per aiutare i figli a vivere questo momento in modo più sereno, li accompagnano ad appendere i ciucci a uno degli alberi dei ciucci sparsi nei vari parchi, e a volte si appendono anche dei bigliettini.



I mitici mangia spazzatura svedesi (questo a Malmo). Metti le bottiglie di plastica e le lattine (ma ce ne era uno anche per il vetro) e la macchinetta ti restituisce i soldi del vuoto a rendere.
E io mi chiedo, ma sarebbe così difficile installare 'sti aggeggi pure in Italia (e in Spagna, che neppure qua esistono)? Insomma, è un'idea geniale, che sicuramente aiuta a riciclare tantissimissimo,  esiste da decenni nel nord Europa, facciamo una petizione e la mandiamo alle varie COOP, Eurospin, Spar e supermercati vari? Con tutte le bottiglie di acqua frizzante che si bevono in Italia e con tutte le litronas di birra che si bevono qui in Spagna, 'ste macchine non starebbero un secondo ferme.


I piumaggi. Visti a Malmo, in vendita dal fioraio e appesi fuori certi negozi. Sono rami di betulla, detti påskris or fastlagsris, decorati appunto con piume, ma anche fiori o uova. Messi in acqua le foglioline verdi si aprono. Ricordano le palme o rami di ulivo che abbiamo al sud, e dice la tradizione che all'inizio venivano usate per fustigare giocosamente i propri familiari, in ricordo delle sofferenze di Cristo.



Le bambole infernali.
Se siete a Copenhagen andate a perdervi al Museo Nazionale.
È gratis ed è immenso. C'è davvero di tutto, ci ho visto una mostra temporanea molto toccante di cui vorrei parlare altrove (questa qui) e poi l'ultimo giorno ho pure girato un po' a caso, proprio alla ricerca di curiosità.
Che dire, i bimbi danesi del passato non so se dormivano sonni molto tranquilli con accanto bambole così.


Poi i bimbi (e non solo) che visitano il museo ora possono rimanere traumatizzati da altre maschere e sculture varie (altre nel prossimo post) a cui si sono decisamente ispirati i registi di vari film horror.
Questa mi ricorda un po' la faccia di Saw, L'enigmista.


Il tutto reso più terrificante dal fatto che il museo è davvero gigante e labirintico e non ci sono praticamente custodi, e spesso per lunghi minuti mi sono ritrovata sola a fotografare maschere o bambole diaboliche, con l'impressione che quelle della vetrina alle mie spalle potessero farmi un agguato da un momento all'altro!!!

Per altre curiosità e stranezze, ci vediamo al prossimo post!

6 comments:

  1. Tempo fa, sull'Internazionale ho letto un articolo in cui si parlava del fatto che il sindaco di Copenaghen avesse chiuso il centro alle auto, rendendo la vita piu' facile ai ciclisti e ai pedoni, nonche' all'ambiente. Sindaco di Copenaghen, ti stimo. Io, ultimamente, ho sviluppato un odio irrazionale per gli automobilisti. E' vero che il clima scozzese non aiuta a uscire a piedi o in bicicletta, pero' sarebbe davvero bello che le iniziative ecologiche venissero incentivate anche qui.

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    1. Di macchine in giro effettivamente non ce ne erano così tante, e i parcheggi x bici erano mareeeee di bici. Qua a Murcia da un annetto a questa parte hanno messo bici affittabili, ma ci mancano ancora le piste ciclabili!

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  2. I tuoi post sono sempre interessanti! Per quanto riguarda l'albero dei ciucci: nei paesi nordici i bambini abbandonano l'uso del ciucci con un rito che ne segna il passaggio. Il bambino lo lascia personalmente in un luogo dove altri bambini hanno compiuto questo gesto. Poi i genitori li ricompensano in qualche maniera, con un gioco, dei dolcetti.

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  3. C'entra poco, ma ho appena visto Copenhagen e Malmo nel bel film-documentario "Io sto con la sposa". Se non lo conosci te lo consiglio!

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    1. Ho letto la trama proprio ora, sembra molto interessante! Lo vedrò!

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