17.4.14

Lituania 2: Klaipeda, Raganu Kalnas, Nida

Non mi ricordo come e dove ho letto della collina delle streghe, forse su internet, forse sulla mia guida dell'Europa dell'Est comprata nel 2001, quando volevo fare un viaggio post-laurea e poi mi ero scassata un ginocchio.

Fatto sta che le parole sculture di legno, folletti, gnomi, streghe, parco, avevano attratto la mia attenzione.
Ma questo viaggio c'è stato proprio zero tempo per pianificarlo, quindi un'occhiata veloce e l'ostello prenotato a Klaipeda, che non è un'isola greca, ma un posto che tocca attraversare boschi a destra e a sinistra e cielo nero per arrivarci.


Ed eccoci all'ostello che da fuori sembra un'altra casa degli orrori, dentro invece è accogliente e calduccio e ci ammalia e perdiamo tempo pranzando, e poi ci fidiamo di quello che ci dicono alla reception e arriviamo al porto con 1 minuto di ritardo, e perdiamo il traghetto.

Sì, perché, quello che vogliamo vedere, http://www.visitlithuania.net/index.php/places-to-visit/95-seaside/186-raganu-kalnas-hill-of-witches, sta su un isolotto, e ci si arriva in 5 minuti, ma quando infine sbarchiamo scopriamo che ad aprile ci sono zero turisti e quindi praticamente zero autobus per arrivare dove vogliamo andare.

Cerchiamo di comunicare con l'autista dell'unico autobus, che però parla solo tedesco. Pare che un autobus parta alle 4 e torni alle 8, e io mi immagino di perderlo e di dover rimanere di notte nella foresta. Meglio di no, ci torniamo domani allora, con la nostra macchina, intanto oggi passeggiamo nel bosco e ce ne torniamo a Klaipeda e al suo porto industriale un po' molto delusi.


Poi però anche a Klaipeda troviamo un parco con un sacco di sculture (di pietra) e qualcosina per cena, e allora decidiamo di andare a letto presto e di svegliarci all'alba, prendere il primo traghetto e eccoci qua, a Joudkrantes, che infine eccolo ciò che mi aspettavo:

mare che brilla, vento fresco, silenzio, casette di legno, vite nascoste dietro tendine leggere, cielo azzurro, lungomare che ci guida fino al parco.


E ci ritroviamo in un mondo incantato. E da subito so che di aspettare un giorno e fare 250km extra per vedere anche solo questo ne è valsa la pena. 



Qui ci aspettano circa 80 statue di legno, di una collezione iniziata nel 1979, ed in continua crescita, ad opera di 49 intagliatori guidati dallo scultore Šarapovas e dell'architetto Nasvytis, che hanno progettato la collina delle streghe ispirandosi ai temi della celebrazione di Joninés, il Festival di San Giovanni, celebrata il 24 giugno in tutto il Paese. 

Le statue rappresentano personaggi del folklore lituano e delle più antiche tradizioni pagane, eroi e cavalieri, creature ultraterrene: si gioca a carte con la strega e il diavolo, si nascondono monetine negli intagli del legno, si attraversa la porta dell'inferno, si accarezza un drago.

Le statue sono tutte ben curate e conservate, i sentieri puliti e silenziosi. Venirci ad aprile è perfetto, la collina è tutta per noi e per Lucifero, demoni e fantasmi. L'ingresso è gratuito, non c'è cancello a chiudere il parco collina, anche se dubito che qualcuno ci si voglia avventurare di notte.
Io ci rimarrei un giorno intero, o magari anche un mese, ad imparare ad intagliare il legno, su questa isola che non è, ma la strada ci aspetta, un picnic a Nida, piedi a mollo nel Baltico, un quasi sconfinamento in Russia e via, verso un altro Paese.










6 comments:

  1. Ma che viaggio bellissimo! Il 24 giugno è il mio compleanno, potrei andare a festeggiarlo sulla collina delle streghe... uhmmm...

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    1. Chissà che combinano quel giorno, pare sia una festa in grande!

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  2. Ma guardatela, col coinquilino speciale al seguito... chi l'avrebbe detto :)

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    1. Chissà cosa ne penserà lui di questo viaggio, è un uomo di poche parole!

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  3. pensa che l unico mar baltico che ho visto finora e' quello di klaipedia! che ricordi!!!

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