Fatto sta che le parole sculture di legno, folletti, gnomi, streghe, parco, avevano attratto la mia attenzione.
Ma questo viaggio c'è stato proprio zero tempo per pianificarlo, quindi un'occhiata veloce e l'ostello prenotato a Klaipeda, che non è un'isola greca, ma un posto che tocca attraversare boschi a destra e a sinistra e cielo nero per arrivarci.
Ed eccoci all'ostello che da fuori sembra un'altra casa degli orrori, dentro invece è accogliente e calduccio e ci ammalia e perdiamo tempo pranzando, e poi ci fidiamo di quello che ci dicono alla reception e arriviamo al porto con 1 minuto di ritardo, e perdiamo il traghetto.
Sì, perché, quello che vogliamo vedere, http://www.visitlithuania.net/index.php/places-to-visit/95-seaside/186-raganu-kalnas-hill-of-witches, sta su un isolotto, e ci si arriva in 5 minuti, ma quando infine sbarchiamo scopriamo che ad aprile ci sono zero turisti e quindi praticamente zero autobus per arrivare dove vogliamo andare.
Cerchiamo di comunicare con l'autista dell'unico autobus, che però parla solo tedesco. Pare che un autobus parta alle 4 e torni alle 8, e io mi immagino di perderlo e di dover rimanere di notte nella foresta. Meglio di no, ci torniamo domani allora, con la nostra macchina, intanto oggi passeggiamo nel bosco e ce ne torniamo a Klaipeda e al suo porto industriale un po' molto delusi.
Poi però anche a Klaipeda troviamo un parco con un sacco di sculture (di pietra) e qualcosina per cena, e allora decidiamo di andare a letto presto e di svegliarci all'alba, prendere il primo traghetto e eccoci qua, a Joudkrantes, che infine eccolo ciò che mi aspettavo:
mare che brilla, vento fresco, silenzio, casette di legno, vite nascoste dietro tendine leggere, cielo azzurro, lungomare che ci guida fino al parco.
E ci ritroviamo in un mondo incantato. E da subito so che di aspettare un giorno e fare 250km extra per vedere anche solo questo ne è valsa la pena.
Le statue rappresentano personaggi del folklore lituano e delle più antiche tradizioni pagane, eroi e cavalieri, creature ultraterrene: si gioca a carte con la strega e il diavolo, si nascondono monetine negli intagli del legno, si attraversa la porta dell'inferno, si accarezza un drago.
Le statue sono tutte ben curate e conservate, i sentieri puliti e silenziosi. Venirci ad aprile è perfetto, la collina è tutta per noi e per Lucifero, demoni e fantasmi. L'ingresso è gratuito, non c'è cancello a chiudere il parco collina, anche se dubito che qualcuno ci si voglia avventurare di notte.
Io ci rimarrei un giorno intero, o magari anche un mese, ad imparare ad intagliare il legno, su questa isola che non è, ma la strada ci aspetta, un picnic a Nida, piedi a mollo nel Baltico, un quasi sconfinamento in Russia e via, verso un altro Paese.
Ma che viaggio bellissimo! Il 24 giugno è il mio compleanno, potrei andare a festeggiarlo sulla collina delle streghe... uhmmm...
ReplyDeleteChissà che combinano quel giorno, pare sia una festa in grande!
DeleteMa guardatela, col coinquilino speciale al seguito... chi l'avrebbe detto :)
ReplyDeleteChissà cosa ne penserà lui di questo viaggio, è un uomo di poche parole!
Deletepensa che l unico mar baltico che ho visto finora e' quello di klaipedia! che ricordi!!!
ReplyDeleteE hai messo i piedi a mollo?
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