6.12.12

Piani di viaggio!

Che strana sensazione.
Svegliarmi alle 6.30 e potermi riaddormentare.
Fare uno sforzo per rimanere a letto fino alle 9, che qua a casa il riscaldamento non c'è (ne ho già parlato qui )e fuori dal letto fa un freddo cane. Dormire fino a dopo che è sorto il sole, non so da quanto non lo facevo.

Poi preparare una bella zuppa vegana, con spinaci, spezzatino di soya, pomodoro, curry, peperoncino e erbette varie.

E tirare un sospiro di sollievo, perché oggi tutto quello che devo fare è preparare la valigia.
Domani Scozia!

Questa settimana ho fatto il lavoro più noioso del mondo.
L' invigilator.
Che è praticamente il controllore durante gli esami ufficiali di Cambridge, quello che controlla che nessuno copi, che nessuno tiri fuori cellulari per dare un'occhiata a wordreference, che nessuno abbia appunti etc. Che nessuno usi il bianchetto per correggere, che nessuno mangi o beva altro che acqua durante l'esame. Una ventina di pagine di regole fitte fitte da leggersi e da leggere a chi si presenta all'esame.

5 ore in piedi, senza poter far nient'altro che guardare i candidati che sudano le sette camicie, soffrono, si illuminano, si stressano, cancellano, scrivono, riscrivono, meditano.

L'unica interruzione in cui l'invigilator può parlare è durante i 5 minuti di pausa fra una parte all'altra, mentre gli studenti sono fuori e tu alla velocità della luce devi distribuire i fogli e librettini della successiva prova e i 20 minuti di pausa più lunga verso la metà dell'esame, n cui però tocca pure fare il sound-check dell'ascolto.

Sulle istruzioni c'è scritto che se ci sono 2 invigilators nella classe possono pure parlare, ma il primo giorno non conoscevo l'altra tipa, e il secondo giorno ero con un mio collega ma ci siamo resi conto che anche bisbigliando davamo fastidio ai poveracci che cercavano di concentrarsi.

E poi di pomeriggio fra le 4 e le 5.30 di lezione, questa settimane incentrate però sulla Scozia.
Ho decorato la classe con poster, bandiera scozzese, foto di castelli. Mi sono vestita con kilt e armamentario vario (tipo questo qui) anche se in realtà non è un costume tradizionale per ragazze, ma non ce l'avevo quest'anno lo scozzesino a disposizione (l'anno scorso sì, e potete leggervelo qui e vedere le foto qui).

Entusiaste soprattutto le giovincelle (delle foto degli scozzesini in kilt) e le signore di una certa età (che stanno pensando di abbandonare i mariti per un mesetto per quest'estate e andarsene in Scozia!). I maschi tutti scioccati dal fatto che io portassi la gonna, e un po' impauriti dallo sgian dubh nel mio calzino.

Abbiamo parlato delle tradizioni scozzesi, di alcuni dati generali della Scozia e li ho messi in gruppi a scrivere loro le stesse informazioni sulla regione in cui viviamo (Murcia).
Secondo loro l'animale simbolo di Murcia (quello della Scozia è l'unicorno) è il chato murciano. Io non sapevo cosa fosse fino all'altro ieri, eccovelo qui). E mentre il simbolo della Scozia è il thistle , secondo i miei alunni erano indecisi fra un limone, un peperone, una bottiglia della birra Estrella Levante e un paparajote per rappresentare questa regione.
Poi abbiamo pure ascoltato canzoni che mi fanno quasi commuovere ogni volta che le sento e così il mio cervello era già in Scozia.


Così il mio piano di battaglia è questo:

domani parto alle 10 e arrivo all'1, arriverò a Glasgow verso le 2, giusto il tempo di comprarmi qualcosa da mangiare ed andare a casa della mia amica Giovanna.
La sera andremo alla cena della suo scuola, fosse che conosco il preside e decide di assumermi! (che in Scozia i concorsi non esistono!)

Sabato mattina lavoro. Proprio così! Poi vi racconterò nei dettagli al ritorno.
All'ora di pranzo e primo pomeriggio girovagherò per Glasgow, comprerò qualche dolcetto di Natale vegano, e ciò che il mio bagaglio 10kg/Ryanair mi permetterà. Poi ho un'altra cena, con Giovanna e un'altra prof. Vorrei capire come diventare prof. in Scozia, incrociate le dita.

Domenica se tutto va bene vado in gita con Riru e il suo scozzfidanzato Colin(o), che era ora di vederci di persona dopo qualche annetto di contatti online. In realtà per me è come se la conoscessi già, l'unica sorpresa sarà l'accento nordico. Non so esattamente dove andremo, cosa faremo e dove troveremo cibo vegano per me, ma sono fiduciosa, in Scozia c'è sempre almeno un'opzione per vegani in tutti i ristoranti.

E poi domenica sera dormo in ostello, ma dormo si fa per dire, perché il bus per l'aeroporto parte alle 4. Insomma, un viaggetto rilassante, con neve inclusa.

Sto cercando di far quadrare l'abbigliamento che mi porto.
Della serie, i pantaloni che uso per pigiama me li posso pure mettere sotto i pantaloni bragaloni durante il giorno e così non mi congelo le chiappette.
E non volendo portare due paia di scarpe ho optato per gli scarponi da montagna, e un paio di pantaloni belli lunghi per la cena scolastica, in modo che non si veda che tipo di scarpe ho sotto.
E poi magliette a strati e il fantastico giaccone che mia madre odia, perché mi fa sembrare l'omino Michelin. Essendo ora le mie gambe dimagrite, sembrerò piuttosto uno struzzo.

Torno lunedì mattina alle 10.45 e spero di riuscire a prendere il pullman delle 11.15 dall'aeroporto, perché sennò il successivo e alle 13.15 e arriverei giusta giusta per andare direttamente al lavoro!

Un ponte di tutto riposo!




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