13.11.12

Zucchero, ti odio!

E non mi riferisco al cantante!

Non sarà un'apologia dell'essere vegani ... anche se da quando lo sono non ho più mal di testa, non ho preso il solito raffreddore con i primi freddi, faccio un sacco di esperimenti culinari, sono sempre felice, dormo meno ma più profondamente, la cellulite sparisce, non ho l'abbiocco dopo pranzo, né la pancia gonfia e potrei continuare per un'altra ventina di righe ed è solo passato un mese e poco più dal mio cambiamento di vita alimentare.

Però dato che tutti erano un po' preoccupati che la mia vita sociale ne risentisse, e c'è ancora chi mi chiede: ma che mangi allora, solo insalata e pomodori?, volevo condividere con voi le mie ultime scoperte ed avveganture.

A Murcia c'è un ristorante vegano. Non c'era quando me ne sono andata nel 2011, non so quando è stato aperto, e non avevo avuto occasione di andarci fino a venerdì ... e sabato. Ero stata in vari ristoranti vegetariani in giro per il mondo, ma un vegano mai.

(Per esempio, in Australia, a Melburne, vi consiglio questo http://lentilasanything.com/, in cui fra l'altro è il cliente a decidere quanto pagare. E a San Francisco questo http://www.anandafuara.com/index.html, in cui l'atmosfera è rilassata e i piatti abbondanti. A Glasgow invece prossimamente tornerò qui, http://www.monocafebar.com/, dove oltre a mangiare vegano si può ascoltare musica; a Edinburgo c'è invece questo take-away di patate al forno ripiene, buonissime e giganti http://www.yelp.co.uk/biz/baked-potato-shop-edinburgh).

Ho deciso di proporlo a un'amica, incrociando le dita affinché fosse buono come me lo aspettavo. E sì, lo è stato. Cibo delizioso, ambiente rilassante, un ristorante con i bicchieri spaiati e in cui si entra e si lascia la frenesia del mondo fuori. Ho mangiato  la zuppa di amaranto, la pizza alle verdure (senza formaggio ovviamente!), il crumble e chiacchierato con Isabel come se fossimo nel salotto di casa mia. Abbiamo parlato di viaggi, di libri, di quanto sono belli e tosti i Sikh.

Sono tornata a casa con una bustona di melanzane, mandarini e insalata regalo fresco fresco dell'orto di Isabel e con la sensazione di aver fatto proprio la scelta giusta, sia riguardo al ristorante che alla scelta di vita.

Ci sono tornata sabato sera, perché attraverso il gruppo facebook vegetariani/vegani di Murcia avevamo organizzato un incontro, e il ristorante aveva chiuso le sue porte al pubblico per accogliere noi. La cena è stata di tapas vegane, e per la prima volta nella mia vita ero seduta a un tavolo dove la maggior parte della gente mangiava quotidianamente ciò che mangio anche io. 
Insomma, nessuno mi chiedeva: ma perché lo faiiiii? Nessuno mi diceva: ma come fai a vivere senza prosciutto? Nessuno mi offriva tonno spacciandomelo per verdura.

So che a voi sembreranno cretinate, però è come stare in un Paese straniero per tanto tempo e alla fine ritrovarsi con una persona che parla la propria lingua. Anzi, con 25. 

Dato che a voi di queste farneticatizioni forse non importa poi molto, bel, vi lascio un link di un po' di foto foto foto. Sono sia cose cucinate da me, che piatti vari provati al ristorante. Così vi fate un'idea più precisa di ciò che un vegano può mangiare, anche in abbondanti quantità (dato che si tratta di tutti cibi poco calorici).

E parlando proprio di questo argomento, vorrei riconoscere sulla pubblica piazza che ho scoperto l'acqua calda. Per essere una brava vegana pensavo di dover rinunciare ai dolci. Anche perché la maggior parte di quelli confezionati, biscotti, merendine, tortine, contengono ingredienti che sono off-limits per me.

E invece no.
È da circa 1 mese che a cadenza settimanale faccio plum-cake alla frutta (nelle foto sono quelle specie di pani allungati da colore marroncino) che hanno la metà della calorie di quelli che vendono.
Come? Non ci metto l'olio, e soprattutto non ci metto lo zucchero (e neppure l'aspartame, la saccarina o il fruttosio!).
Ora, io prima ritenevo questa cosa impossibile.
Un dolce senza zucchero? E che dolce è?
Beh, è un dolce buonissimo, e che non ci porterà sulla strada del diabete!

Insomma, la società ci frega e ci porta a pensare che solo lo zucchero è dolce.
Ma non è per niente vero. Ci condannano a essere ciccioni e dipendenti da sostanze, tipo zucchero, sale e compagnia bella, che non sono per niente necessari per cucinare bene.

Volete la ricetta?
Eccovela qua, sono le quantità per fare un dolce piccolo, di circa 4 porzioni.
Io ai tempi vegetariani facevo il tipico dolce dei vasetti di yogurt, così ho provato a farlo in versione vegana.

Vi serve un vasetto di yogurt di soya, possibilmente al cioccolato ... gnam gnam!
Poi riempite il vasetto per tre volte di farina e la mischiate con lo yogurt. Io ho usato la farina di spelta, di cui non avevo mai sentito parlare fino a un paio di mesi fa. Poi vado su wikipedia e scopro che altro non è che farina di farro spelta!!!
Poi, dato che ne avevo in abbondanza, ho preso 3 mandarini (circa 150 grammi), li ho spremuti, ho aggiunto il succo al mix e con quello che rimaneva della polpa ho fatto una pappetta e pure questa è finita nell'impasto.
Ho aggiunto circa 30 grammi di datteri (ma qua potete sbizzarrirvi con uvetta, prugne secche, noci, nocciole) e due cucchiaini di non-uovo, che sarebbe questo. Lo avevo comprato online, ed era ora di usarlo! E poi una bustina di lievito e il gioco è fatto!

Ne è venuto fuori un dolce buonissimo, sofficissimo e che ha solo poco più di 200kcal per 100g (e il fatto di aver aggiunto i datteri ha contribuito a questo innalzamento calorico!)  .... così buono, così buono che fra colazione, pranzo, cena, merenda in un paio di giorni è finito!

Menomale che ne ho fatti due! L'altro in una versione un po' diversa, con a farina integrale, il latte di soya, la papaya e il mandarino, e senza no-uovo.

Che aspettate? Provateci anche voi!
La vostra curva glicemica vi ringrazierà!






10 comments:

  1. grazie, sembra davvero interessante questo dolce vegano.
    Anche io dovrei diventare vegana. Sono vegetariana da una vita, ma sono molto pigra e il formaggio è la mia droga. Dovrei proprio, però. :-/
    Se ogni tanto tu postassi ricette semplici ma proprio semplici per uno spuntino vegano mi aiuteresti. ^_^

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    1. Se ti va cercami su facebbok, sono CeciliaChristine Costantini. Ci sono tanti link di spuntini, ricette, starei tutto il giorno a guardare foto di deliziosi piatti veganiiiii!

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  2. Mi fai morireeee!! Dovro' provare la ricetta sicuramente... Mi sono cosi' trovata nelle tue parole, quando ti trovi con persone con cui ti accomuna un qualcosa di particolare, come appunto essere vegani... non ci sono spiegazioni, ne citazioni da libri... Sono felicissima il ristorante di Murcia ti abbia soddisfatto, e ti capisco perche' anche per noi trovare quei 2 o 3 locali dove possiamo ordinare senza dover chiamare lo chef e' stato fondamentale... comunque ormai cuciniamo quasi sempre a casa principalmente per ragioni economiche... Un giorno ci incontreremo e ci faremo una megascorpacciata!!! :) Bravissima CeciliaChristine!!

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    1. Ormai ci vado tutti i fine settimana a quel ristorante! Yummieeee!

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  3. Allo zucchero posso tranquillamente rinunciare...ma per ora non sono riuscita a essere vegana per più di 1 giorno.
    Grazie pe ril tuo esempio,è prezioso per me e mi fa cambiare propsettiva su un sacco di cose.
    Tina

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    1. Ci vuole costanza, immaginazione e fermezza! E voglia di scoprire, provare e sostituire!

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  4. Bravissima!!!
    Anche se, lo so che sono noiosa, ma la dieta vegan non è per tutti. E' questione di metabolismo (o di karma) come preferisci. Però è eticamente ottima e divertente come sfida in cucina!
    Che poi guardando la dieta mediterranea ci sono tantissimi piatti tradizionali vegan. E nelle cucina indiana a cinese pure di più!
    Buona cucina Cecilia Christine! E' bello sentirti così felice della tua scelta!

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    1. A me piacerebbe però che la gente la provasse almeno, e con coscienza ... Alcuni si rifiutano a priori ...

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  5. Questa mattina nella doccia pensavo al veganesimo e a tutti i suoi benefits.ma a me frutta secca e noci e uvette non piacciono.non potro'convertirmi!

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    1. Oddio, quindi non mangi mincepies e Christmas pudding?

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