17.11.12

MI HANNO INTERVISTATA ...

Alcuni di voi avranno già letto uno stralcio dell'originale in inglese di questa intervista.
Un paio di settimane fa ho dato ai miei studenti di inglese intermedio, come compiti a casa, da scrivere un'intervista. A me. Dovevano inventare le domande e le risposte.
La maggior parte di loro mi hanno chiesto le stesse cose:
Perché sei in Spagna? Tornerai mai in Scozia/Italia? Qual è il tuo cibo preferito?
Le risposte sono state alcune azzeccate, altre molto fantasiose.
Poi c'è stato lui, Javier, che ha capito in pieno qual era lo spirito di inventare un'intervista e avere la possibilità di far dire alla propria prof. tutto ciò che voleva. Eccovela qua, tradotta dall'inglese. Certo, il tema potrebbe ferire la sensibilità di qualcuno, ma prendiamola nella sua ironia, ok?
Ieri è stato un giorno felice per Cecilia Costantini. Ieri Cecilia ha lasciato la prigione dove è stata rinchiusa per 20 anni.
Oggi, 2 novembre 2032, è una giornata fredda, piove senza sosta e Cecilia è qui, seduta davanti a me. Porta una maglietta blu e dei jeans, gli stessi vestiti che portava tanto tempo fa. Ma oggi non è più la stessa donna di allora, i suoi occhi non brillano più, ha i capelli cortissimi e il suo sorriso è scomparso.
Cecilia divenne tristemente famosa il 20 novembre 2012, quando uccise 20 dei suoi studenti all'Università di Murcia.
J: Salve Cecilia, come si sente?
C: Salve. Sto bene. Mi sento molto bene.
J: Che piani ha per il futuro?
C: Ho moltissimi piani. Voglio fare tutto ciò che non ho potuto fare durante tutti questi anni. Voglio viaggiare, tornare in Scozia, vedere la mia famiglia, passare del tempo con i miei amici.
J: Com'è stata la sua vita in prigione?
C: Preferisco non pensarci. Ho passato tanto, troppo tempo lontana dalla mia famiglia e dal mio fidanzato ed è stato molto difficile. Come ho detto, non voglio più pensarci.
J: Ora che il tempo è passato, tutti vogliono capire perché ha fatto ciò che ha fatto.
C: Nessuno mi capirà, ma le mie ragioni erano estremamente serie. I miei studenti del gruppo B.1.3 erano terribili, scrivevano composizioni noiose piene di errori, non le rileggevano, dovevo correggere e correggere.
Dovevo comprarmi una penna rossa nuova ogni settimana. Passavo il tempo a leggere stupide storie. E un giorno non ce l'ho fatta più e ho deciso di darci un taglio.
J: Si pente di ciò che ha fatto?
C: Sì ... e chiedo perdono per tutte quelle morti ... mi dispiace.
Che ne pensate?
1) Quando avevo riconsegnato le precedenti composizioni corrette devo averlo traumatizzato ripetendo svariate volte che per correggerle avevo usato una penna rossa intera!
2) Il 20 novembre 2012 è martedì e ho appena finito di correggere le composizioni della classe di Javier, tutte piene di errori e tutte uguali ... e ho finito una penna rossa intera per correggerle.
.... ecco, se mi vedere al telegiornale della sera del 20 novembre, saprete perché ...
(Ovviamente scherzo, non vorrei che qualcuno mi mandasse la polizia in classe! Javier verrà pubblicamente premiato per questa composizione, gli regalo un apribottiglie scozzese, anche se mi chiedo cosa potrebbe scrivere se si beve una birrozza la prossima volta che gli do da fare una composizione).


8 comments:

  1. ho riso tantissimo!!!!!!

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  2. Fico! finalmente uno con un po' di fantasia, che capisce che gli esercizi non devono per forza avere un senso logico, ma che appunto sono esercizi e li si fa per esercitare la lingua. se con un po' di fantasia ancora meglio!

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  3. Replies
    1. Menomale che ogni tanto qualcuno capisce cosa voglio!

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  4. Complimenti allo studente, ma di certo è merito dell'ispirazione che infonde l'insegnante!
    Tina

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    1. Più che ispirazione mi sa che infondo terrore!

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