3.7.12

SLOVENIA - SPAGNA

Sono tornata a Murcia da una settimana ed è tempo di propinarvi le vicissitudini del mio tentativo di (ri)adattamento al deserto.

In Slovenia mi svegliavo alle 5.30. A quell'ora a Murcia sarebbe proprio l'ideale uscire di casa, perché fa fresco, perché non c'è anima viva in giro d'estate (d'inverno ci sono anime alcoliche in giro a tutte l'ore!), perché non corro ancora il rischio di farmi mettere sotto.

In Slovenia aspettavo 90 secondi per attraversare la strada vicino casa se il semaforo era rosso, scanditi da cronometro semaforico. 90 secondi per guardare le nuvole, scattare una foto, respirare.

Il Spagna, quando racconto che in Slovenia fanno DAVVERO la multa se attraversi quando non devi, tutti strabuzzano gli occhi.

In Slovenia come sport estremi fanno rafting in fiumi con le rapide, fanno scalate di montagne a mani nude, fanno un figlio dopo l'altro.

In Spagna esiste invece l'extreme road crossing, che consiste nel buttarsi in mezzo al traffico quando il semaforo è rosso, sgusciare come donnole fra una macchina e l'altra e beccarsi le clacsonate di chi ti stava per mettere sotto.

Ora, io ho vissuto in Italia, e poi negli USA, e poi in Spagna, e poi in Scozia, e poi di nuovo in Spagna, Usa, Slovenia e in ogni Paese l'attraversamento pedonale funziona secondo logiche e convenzioni sociali che non vengono spiegate in nessun manuale di buona circolazione.

E dopo un anno da onesta e retta pedona a non infrangere nessuna regola, ora ho ripreso ad attraversare pericolosamente, per dare un po' di brivido alla mia vita di ritorno.

Poi c'è la storia dei tempi e delle pause.

In Slovenia non ho mai visto in 10 mesi che uno appiccichi sulla porta di un pubblico ufficio un Torno fra 5 minuti scritto a mano di fretta perché c'è il collega che lo aspetta per andare a fare colazione. Ogni volta che leggo: he salido a desayunar (sono uscito/a a fare colazione) mi prende un accidente.
Perché i 5 minuti della colazione spagnola sono 35, come quando uno sloveno ti dice che per scalare uns montagna collina ce ne metterai 35 e invece ti ci vuole un'ora e 5. Il tempo è relativo.

Poi c'è un'altra cosa, quella che mi sta sconcertando di più.

I maschi sloveni non guardano le ragazze. Tengono gli occhi sulla strada per non mettere sotto nessuno mentre vanno in bici, sui pattini, di corsa. Controllano i loro pargoli perché alla mia età di sicuro ne hanno già due o tre. Scrutano il cielo per scorgere i picchi delle montagne che scaleranno. Per un anno mi sono sentita invisibile.

I maschi spagnoli (etero) ti guardano. Ti puntano gli occhi addosso che sembra che devono farti le radiografie. Ti incrociano per strada e ti sfidano a sostenere il loro sguardo caliente. Ti lanciano complimenti rozzi, ti ammiccano. Ti chiamano rubia (bionda) pure quando sei castana come me.

Io non ci sono più abituata.

L'altro giorno ero convintissima di avere macchie di cibo o di penna in faccia.
O forse un mocciolino appeso.
O magari che la mia maglia di Snoopy era troppo ridicola.
Mi sentivo proprio osservata.
E non è che io sia una gnoccona.

Oggi me ne sono resa conto quando ho chiamato il tecnico informatico all'università perché mi si era spento il pc all'improvviso.
È arrivato un certo Pedro, con il vocione da millesigaretteacolazione.
E invece di dirmi ma hai provato magari a riaccenderlo? lo ha acceso lui con nonchalance, senza farmi sentire idiota, e mi ha detto ti lascio il mio numero diretto, in caso avessi di nuovo dei problemi non chiamare il centralino, chiama me.

Perché Pedro è un tipico macho iberico, l'uomo spagnolo cavaliere templare che salva la fanciulla in difficoltà.
Basta fare gli occhietti da Bambi che l'uomo spagnolo sfodera tutto il suo orgoglio di maschione e ti aiuta.

E ne approfitta per mollarti ammiccante il suo numero, perché non si sa mai.

15 comments:

  1. Insomma, gli spagnoli un po' come gli italiani! Non so in altre parti degli Stati Uniti ma nemmeno qui gli uomini sono cosi broccoloni.

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  2. Simili agli italiani, ma non uguali ... Prossimamente faccio un post di cobfronto tra queste due specie ;-)

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    1. Interessante, vorrei proprio conoscere le tue elucubrazioni.

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    2. sìsì!! elucubra, non vedo l'ora!!!

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  3. A leggere quello del "Extreme road crossing" sembra che stai parlando di Napoli! A Murcia sono veramente civili per queste cose in comparazione con Napoli, dove faccio veramente degli Attraversamenti selvaggi ovunque! Io ho fatto una piccola comparazione culturale spagna-italia, ma dal mio punto di vista, nel mio blog. Se hai la curiositá, mi piacerebbe sapere la tua opinione!^^

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  4. Infatti qua ad essere pericoloso non è chi guida, ma i pedoni che non riescono ad aspettare al semaforo e si buttano nel traffico ... Io che non lo facevo più ora lo faccio!

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  5. A nola gli uomini sono come in Italia, ma un po' meno bamboccioni... L'attraversamento selvaggio a Roma non ce l'avevate? A nola c'è, ma sono principalmente gli ubriachi

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    1. A Roma c'era eccome, ma in Slovenia mi ero proprio disabituata!

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  6. ahahah quando torno in italia mi ci vogliono sempre 24 ore per riabituarmi che per attraversare sulle strisce col verde devo comunque controllare che nessuna auto giri e mi stiri...e poi torno qui e i camionisti mi fanno i fari per segnalrmi che mi hanno visto e stanno rallentando per famri passere! poi si stoppano 1 metro prima delle strisce e mi fano pure il gesto di prego con la mano...
    cmq dai, almeno per l autostima il pedro di turno ha la sua funzione!

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    1. Negli Usa anche a me faceva troppo ridere che se ti vedevano a 3km di distanza che volevi attraversare già cominciavano a rallentare!

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  7. A Londra ti fanno i commentini solo i rumeni ubriachi e i vecchi, anche loro ubriachi....

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  8. Hai un modo di scrivere che mi piace molto, è sempre un piacere leggere i tuoi post... Complimenti.
    Buona vita

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    1. :-) Grazie! peccato che non siamo riusciti a vederci a Lj!

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  9. Ciao Cecilia, hai un modo di scrivere che mi piace molto, è sempre un piacere leggere i tuoi blog... Complimenti

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