1.7.12

Panem, circenses ... e petardi!

Una notte non si dorme perché si schiatta di caldo.
Una notte non si dorme perché c'è il vento che si intrufola e ruba le lenzuola.
Una notte non si dorme perché i crampi da disidratazione ti fanno sognare che precipiti.
E questa notte non si dorme perché la Spagna ha vinto gli Europei.

È la prima volta che non vedo neppure una partita.
Boicottate tutte per tutti i cani ammazzati per fare il ripulisti delle città prima dell'arrivo del calcio dei soldoni.

A me poi il calcio non piace quando in un Paese in crisi come questo si trasforma in una fonte di orgoglio che andrebbe cercata altrove, chessò nell'eccellenza culturale, nell'integrazione sociale, nell'umanità nei tempi duri.

Panem et circenses.

Si perde un po' il senso della realtà, no?
Ieri sera ero seduta a un bar e sono passate almeno 20 persone nel giro di 1 oretta a chiedere l'elemosina. Invisibili.

Ma com'è che devono essere visibili invece 'sti cavolo di calciatori che guadagnano miliardi?

Ah, e se avesse vinto l'Italia sarebbe stato lo stesso.

Solo che avrei potuto dormire perché - qua in Spagna- ora non ci sarebbe stato nessuno a strombazzare per la strada e a tirare petardi.

Gli italiani amano i botti di Capodanno, le miccette, i cannoni spara palle di fuoco, le stelle che rischiano sempre di incendiare i capelli di qualcuno, i bomboni esplosivi che distruggono i tettucci delle macchine il 31 dicembre.

Gli spagnoli hanno i petardi per tutte le occasioni:
- il petardo calcistico unito al clacson e alle urla tribali e ai bagni nelle pubbliche fontane ubriachi (doppiamente) fradici
- il petardo matrimoniale, che ieri passavo per caso davanti a una chiesa in centro da cui stavano per uscire gli sposi e per un momento ho pensato si trattasse di un campo minato
- il petardo tra amici, che quando si affitta una casetta in campagna per starsene in santa pace un fine settimana, c'è sempre qualche amico fan degli esplosivi che ti lancia un petardo in camera non appena ti sei addormentato, facendoti rischiare infartoincendiosordità.
- la città petardo, cioè Valencia, dove durante le Fallas di marzo, oltre a dare fuoco a giganti sculture di cartapesta, i cittadini si riuniscono in piazza per la mascletá, cioé un'esplosione massiccia di petardi sopra le capocce della gente, tenuta nelle pubbliche piazze in cui fanno fuori 120kg di polvere da sparo a botta.

Sarà per questo che poi gli spagnoli quando parlano urlano, assordati negli anni da tante esplosioni?

Ma non avrebbe potuto vincere Lussemburgo, o chessò San Marino?

Vojo dormì!

Beh, perlomeno domani i miei studenti saranno di buonumore ... O coi postumi della notte alcolicoesplosiva!

11 comments:

  1. Sottoscrivo, parola per parola. (tranne per i petardi che ovvaiemnte oggi non esplodono e comunque sarebbero illegali!!!) ;)

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    1. Niente petardi ma fuochi d'artificio in abbondanza dalle tue parti!

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    2. Ma manco quelli so' legali in Massachusetts! O__o

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  2. Comprendelo, ganar la Eurocopa probablemente va a ser la única buena noticia que vamos a tener los españolitos currantes, parados, pensionistas,y demás.
    Necesitabamos celebrar algo antes de seguir sufriendo.
    Bienvenida a Murcia.
    Aunque creo que has elegido mal momento para volver.
    Good luck

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    1. Es una pena que eso sea lo únici que queda ...

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  3. Da spagnola in Italia, desideravo TANTO che vincesse la Spagna, non tanto per orgoglio nazionalista (anche se vedere la partita con 11 italiani convinti che avrebbero vinto, ha il suo perchè), ma per riuscire a dormire io, e sopratutto il pupetto!

    Ho appena scoperto il tuo blog tramite Valentina di The Greatest Gift!

    Sonia

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  4. aww cecila, metti il cosino di lato così metto la mia mail e sono aggiornata in tempo reale sullo stato del tuo udito e tutto il resto?

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  5. Io speravo che vincesse la Spagna per poter dormire!Infatti ho dormito come un ghiro, mi sono addormentata prima che finisse la partita e dalla calma piatta della notte ho dedotto che L'Italia aveva perso!
    La penso come te riguardo all'estrema importanza che si dà al calcio.
    Oggi il giornale riportava in prima pagina la notizia dell'ulteriore stretta sugli Statali, non si sa cosa ci toglieranno ancora: lo stipendio è ai minimi storici, le ore di lezione a scuola sono state ridotte, la sanità ci costa un occhio...insomma mi aspettavo all'interno del quotidiano degli approfondimenti... einvece no, solo poche righe e poi via al calcio. Solo e sempre calcio, oppio dei popoli!
    Finchè il calcio sarà ritenuto più importante dei problemi dei cittadini comuni credo non ci sarà progresso sociale.
    Tina

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