18.7.12

È arrivato l'inverno

Sì, è arrivato.
E io che mi lamentavo e parlavo dei fantomatici 53 gradi di due estati fa.
Macché.
Si respira, non si suda, alle 3 di pomeriggio il termometro non supera i 35-37.
E ieri nuvole. Niente pioggia perché qua non piove mai.
Però poi di notte ha fatto freddo.
Che ho dovuto chiudere la finestra e coprirmi con il lenzuolo.
E mi sono svegliata con il mal di gola.

Vabbè, no, magari il mal di gola è dovuto all'aria condizionata, che qui sparano a palla in tutti i negozi e centri commerciali.
Io ne evito addirittura alcuni, tipo il rinomato Corte Inglés (tipo la Rinascente italiana) perché quando ci passi davanti i pinguini e gli orsi polari ti rincorrono fino in strada, ammaliandoti con promesse di 15 gradi e nebbiolina ghiacciata.

Poi c'è il contrario.
L'inverno vero.
Che qua a Murcia non è che esiste.
Insomma, fa caldo da maniche corte fino a ottobre, poi felpetta a novembre e giacca magari a dicembre e gennaio. A febbraio già è primavera e a marzo estate. Da aprile a settembre normalmente si schiatta.

Dato che l'inverno è così corto sono pochissime le case con i riscaldamenti.
Al massimo hanno l'aria condizionata che funziona pure da aria calda.
O hanno el brasero.

E in onore all'inverno di questa notte, oggi voglio parlarvi proprio del fantomatico brasero, che in italiano traducono braciere, ma che non ha più niente a che fare con la brace.

Trattasi del moderno nipote dei carboni ardenti di 200 anni fa, del novello amante delle vene varicose, del giusto completamento dei tavoli bucati!

Io quando sono arrivata in Spagna non capivo proprio il senso di 'sti tavoli con il buco in centro e coperti da faldones, cioè una tovaglia spessa, lunga a toccare terra e dai colori stile ecclesiastici.



Non sapendo cosa fosse el brasero mi congelavo nella mia stanzetta priva di riscaldamento e a dicembre-gennaio studiavo coi guanti, la sciarpa e il cappello.
Vivevo con altri stranieri e nessuno di noi aveva mai visto questo:

Il famoso brasero rosso, a ricordare il fuoco delle caverne.

L'ho scoperto solo dopo mesi e mesi in Spagna quando una volta ho invitato uno spagnolo a casa e lui, felice e contento, si era seduto sul divano e si era tirato su le falde della tovaglia fino al mento, sperando di trovarci il tepore di un brasero sotto. Ma noi non ce l'avevamo.

Poi tre anni dopo sono andata a vivere con tutti spagnoli.
Io lavoravo 13 ore in un ristorante e loro non è che lavorassero molto.
Vivevamo a Granada, dove in inverno fa un freddo allucinante, ma ovviamente i riscaldamenti non c'erano.

E loro, annoiati, mi attendevano a notte fonda, quando rientravo distrutta e puzzolente dal lavoro, per giocare a parchis (di questo gioco parlerò un altro giorno) tutti vicini vicini intorno al tavolo del brasero.

Io, che ero stata tutto il giorno in piedi,  avrei decisamente preferito farmi una doccia e crollare, ma loro volevano che gli raccontassi le mie storie e figuracce da cameriera, mentre le pedine giravano sul tabellone.

E io lì il brasero ho cominciato a odiarlo.

Perché ti riscalda le gambe fino a 50 gradi, però il resto del corpo è gelato.
Perché senti che le vene sono in ebollizione, i piedi si gonfiano come patatozze, mentre il resto del corpo trema dal freddo e in testa porti il cappello di lana.

A me il brasero faceva venire gli spasmi alle braccia, mi sentivo tipo pentola a pressione nelle estremità inferiori e frigorifero dal tronco in su.

Ma dico io, non lo sapranno che fa male questo contrasto di temperatura?

E quando ti alzi da tavola e passi da 50 gradi e 5 c'è il rischio di andare in depressurizzazione?

Preferisco soffrire il freddo piuttosto che avere il corpo bipolare.


6 comments:

  1. Ma nooo quel tavolino si chiama table habillee! Il brasero non l'avevo mai visto, ci credo che ti vengono le vene varicose!! :D

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  2. Il tavolino sarà pure habillee ma tu puoi denudarti dal bacino in giù grazie al brasero! ;-)

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  3. ma questi racconti dalla spagna sono sempre più interessanti, mi stai facendo scoprire un paese completamente folle!

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    1. Decisamente lo shock culturale da ritorno funge da fonte di ispirazione!

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  4. eeek! Noi abbiamo the firepit fuori... fuoco con legna, ovviamente.... ma i termosifoni elettrici portatili, che riscaldano una stanza, no? Li vendono persino qui in Arizona, perbacco!!!

    Aspetto il racconto sul "parcheesi"... :)

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    1. Sì, sì, li vendono, ma la gente non si fida! Preferiscono el brasero o le stufette elettriche ... Che consumano la stessa corrente!

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