18.7.15

Capriole

Quasi un mese senza scrivere.
È stato un luglio particolare, ore lavorative (e stipendio) ridotte, all'università a insegnare al massimo fino alle 2.30.
Ho una classe di gente tranquilla, normali, carini. Nessuno psicolabile.
Fanno i compiti, partecipano, tutti molto interessati, le 3 ore passano veloci, veloci, tanto che a volte mi sbaglio e mi devo mettere la sveglia per ricordarmi quando la lezione finisce.

I primi giorni però sono stata disorientata. Pomeriggi liberi? E ora che faccio?
Ero partita con un sacco di buoni propositi: allenamento, dieta crudista, studiare svedese.


È andata bene per qualche giorno, a mangiare i pomodori del balcone, fare 9km a piedi di ritorno dal cinema, comprarmi carciofi per merenda invece che bombe caloriche.

Ma a 40-45º il cervello va in tilt.
E i buoni propositi fanno una piroetta a 180º trasformandosi in: fare la siesta, mangiare gelati (vegani) e un sacco di altra roba, andare al cinema col tram a vedere qualsiasi cosa per approfittare dell'aria condizionata in sala (che io a casa non ce l'ho).


Le mie interiora soffrono per l'attacco di grassi, glutine e zuccheri.
Ogni giorno mi riprometto: da domani solo cocomero!
Ma poi c'è sempre qualcuno da salutare perché non lo vedevi da tanto tempo, un giretto in centro, qualche tapa, fa caldo, che ti vuoi far mancare un gelato?

Da brave suicide io e Marghe certi pomeriggi usciamo alle 5, sotto il sole a picco, sperando di dimagrire per evaporazione. Arriviamo in centro con pause cibo varie e, sarà forse un miraggio, ci ritroviamo nel bel mezzo di uno spettacolo di balli folclorici.
D'oriente dice il cartello.
Nizza, dice il tamburo di uno dei suonatori.
Vabbè, però ha ragione mamma, a Murcia esci per strada e ti trovi sempre una sfilata, una processione, qualcosa di non annunciato che ti sorprende.
Durante l'anno chissà quante me ne perdo, di queste manifestazioni estemporanee, con cinesine ginniche che si arrotolano le gambe intorno al collo, draghi con le mani di Mickey Mouse, coreografie di asiatici-francesi che sudano le 7 camicie.


Ieri era l'ultimo venerdì di lezione, la prossima settimana sono già gli esami.
In classe stiavamo parlando di sogni, di chi avrebbero voluto essere per una settimana se avessero potuto scegliere: Obama, un compositore che non conosco, Peter Griffin, un'aquila ...
Manco a farlo apposta l'ultimo a rispondere dice Sean Connery. 

Gli dico: così potresti metterti un kilt, vero? - e rido sotto i baffi.
Ho la lezione sulla Scozia preparata per l'ora successiva. 
Il kilt è proprio lì, in una scatola davanti a me. 
Certo - dice lui.
A volte ciò che si desidera diventa realtà in 4 e 4 8.
Tiro fuori baracca e burattini e fra gli applausi della classe e con sottofondo musicale di cornamuse, trasformo l'alunno in scozzese, tanto che lui vorrebbe addirittura togliersi i pantaloni.


Da lì risate a go-go e foto ricordo con minacce di accoltellamento se non fanno i compiti.

3 comments:

  1. Ma a parte l'alimentazione (che io sono SEMPRE pro-gelato), come va con la svedese?? Vorrei studiarlo pure io ma già sono invischiata con le lingue da imparare per lavoro...

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    1. Niente, non ho fatto progressi, fa davvero troppo caldo, torno a casa dal lavoro e al massimo posso disegnare le mie vignette, il cervello non ce la fa!

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    2. Forse per lo svedese ci vogliono temperature sotto ai 20 gradi... ehehe

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