5.10.12

E poi, all'improvviso, si cambia.

Oggi leggendo questo post sul blog di Mary Poppins, mi sono resa conto di una strana cosa.

A luglio mia nonna Margherita se n'è andata.
Ne ho parlato qui, ricordando come la sua passione fosse cucinare, mentre io, nipote snaturata, mi nutrivo di scatolette di mais, formaggini e yogurt.

Leggendo il blog di Mary Poppins, che si rattristava a pensare che la sua fatina fosse svanita, all'improvviso mi sono resa conto di una cosa.

Da quando nonna non c'è più, ho cominciato a cucinare.

E lo faccio come lo faceva lei, inventandomi le ricette, mescolando ingredienti a caso, facendo svolazzare la farina per la cucina, inzaccherandomi le mani e anche i vestiti.
Non sono ordinata o meticolosa, ci provo ma poi tiro fuori 1000 ingredienti e mi viene da pensare: e se ci mettessi pure questo? E se aggiungessi un pizzico di quest'altro?

Da Ceciliascatolame sono passata a Ceciliacuoca.

Ed è successo così, da un giorno all'altro.
A Roma a farmi i bei piatti di verdure, ed ora a Murcia, con la dispensa piena di nuovi prodotti e le padelle nuove regalatemi dal padrone di casa che spadellano a pieno ritmo. Ho addirittura cominciato un quadernino delle ricette.

Mi preparo da mangiare e mi scordo dei cavoli vari del lavoro, mi diletto a leggere ricette su internet, e poi le stravolgo e ci aggiungo il mio tocco Ceciliavegana.

E allora a Mary Poppins, che si rattristava a pensare che la sua fatina fosse svanita, dico: mi pare proprio che le persone a cui vogliamo bene non svaniscano, ce le portiamo dentro e ci lasciano un pezzetto di sé, e a un certo punto ci chiediamo: ma come, io prima non ero così, che sarà successo?

È successo che loro continuano a girarci intorno, e ci danno una spintarella nella giusta direzione, e a un certo punto mi ritrovo in cucina a tagliare peperoni, fagiolini, olive, zucchine, carciofi e mi all'improvviso mi scappa un sorriso, perché se ci fosse uno specchio davanti a me ci vedrei riflessa un po' di lei, nonna Margherita, che mi suggerisce di aggiungerci un po' di prezzemolo o un altro po' di pepe nero, e che mi dice sconcertata: ma come, neppure un po' di sale ci metti nella tua frittata vegana? Fammene assaggiare un pezzettino, va.



E mi ci scappa una lacrima, per non aver condiviso in carne e ossa questo momento con lei.


12 comments:

  1. Sono sicura che è così, deve esserlo per forza. Grazie Cecia, bel post... e leggerlo serviva anche a me ;)*

    Asia

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    1. :-) oggi ne ho avuto la certezza assoluta, mentre cucinavo mi sono proprio resa conto di non essere sola in cucina!

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  2. Bel post, CC. Ho una storia simile anche io, e ci credo pienamente! Che bello saperti in cucina a spadellare...

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    1. ;-) Oggi banana bread preparato di prima mattina! Mi piace avere la cucina tutta per me quando ancora non è neppure sorto il sole!

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  3. Cecilia, che delicato questo post...a me e' successa la stessa cosa con la fotografia...

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    1. Ne hai scritto sul tuo blog? Non mi ricordo?

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  4. Mi ricordo le tue scatolette di spaghetti pronti (o simili) che compravi all'ASDA, mentre io cucinavo per lo squadrone di Craig Park Terrace!
    Vedi che alla fine è partita l'idea del libro di cucina? :-)

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    1. Gli spaghetti hoops ... a 20p ... non mi ci far pensare! hahaha
      Mi farò una lista di tutte queste ricette che provo, anche se cambio gli ingredienti ogni volta!!!!

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  5. Che bel post Cecilia! Ti capisco, anche per me mia nonna è stata ed è una persona speciale, il mio punto di riferimento. Anche se non mi può rispondere più mi rivolgo sempre a lei nelle situazioni difficili.

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    1. Lei è il mio punto di riferimento culinario! :-)

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  6. che bello! magari e' la nonnina che ha lasciato dietro di se' un pezzettino della sua essenza per te. abbraccio!

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    1. Sì, davvero strano per me che vivevo di scatolame fino a 3 mesi fa!

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