28.10.12

A zappare la terra ...

Un po' di anni fa ho passato un periodaccio e pensavo che l'unica cosa che mi avrebbe fatto sentire meglio sarebbe stata prendere una piccozza e andare a spaccare le pietre.
Oggi, per finire di eliminare le energie negative accumulate di cui ho parlato nel post precedente, ho accettato l'invito di un'amica di andare a zappà la terra.
Alcuni volontari dell'università di Murcia stanno cercando di recuperare il giardino botanico della città, lavorando in vari appezzamenti di terra/giardinetto del Malecón (la zona, per capirci, dove c'è stata la ricostruzione storica delle battaglie e campi militari, dove c'è stata la feria di Moros y Cristianos, dove ci saranno i ristoranti all'aria aperta durante le feste di primavera). Ogni sabato accettano ben volentieri persone di buona volontà che vogliano dare una mano due mani.
Così, vestite di tutto punto con gli scarti dei nostri armadi, dalle 10.30 all'1.30 di oggi ci siamo dedicate a zappare, vangare, sradicare, piantare, spostare, ripiantare, confondere una pianta con l'altra, scoprire che quelli non sono geranei, che quell'altro non è finocchio, e che la fatica fisica ti toglie tutti i pensieri, passano 2 ore e sembrano 200, che ti fanno male le braccia, che ti vengono le vesciche sulle mani, che la gente ti guarda incuriosita e che ti dice continuate così, ce ne vorrebbero di giovani come voi.
Fra una vangata e una zappata la mia amica, che non vedevo da un anno, mi annuncia pure che si sposa a giugno e che se ne va a vivere in Svizzera, ma le piante prendono il sopravvento e non le faccio neppure le congratulazioni.
Me ne torno a casa infangata, lurida, con le mani piene di terra, e il cervello vuoto di preoccupazioni. Mangio e mi metto a letto, dormo una siesta di quasi due ore, profonda come le buche scavate per piantare minialberelli di cui non ricordo il nome, e da cui mi sveglio solo perché ho una cena a cui non voglio mancare.
E penso che invece di starsene a casa quando si è depressi, furiosi, agitati, nervosi, a tutti farebbe bene avere un orticello, o cercare occasioni di volontariato come questa per ossigenare il cervello.
Altro che psicanalisi, altro che valium, tutti a zappare la terra.

4 comments:

  1. vengo anch'io a zappare in maniche corte, qui tra un po' si spala la neve! (ieri notte i primi fiocchi e oggi massima di 3 gradi)

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    1. Credo che spalare la neve dovrebbe avere lo stesso effetto catartico ... In ogni caso se vuoi fare un salto da queste parti c'è un letto extra in salone che attende ospiti e tutti i sabati si può andare a zappare! ;-)

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  2. Bisogna che benga a dare una mano!
    Anche a me rilassa tanto curare le piante negli orti, ci rende tutti più umani e concreti.
    Buona domenica!

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    1. Dovresti davvero venire a farmi una visitina prima o poi ... o ci vediamo in Scozia? Io vado a Glasgow per il ponte di dicembreeee!

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